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F. Galli a VN: “Baresi-Quarta ci sono analogie. Champions, così si può”

Galli
Filippo Galli ci ha spiegato quali sono le analogie tra lo stile di Quarta e quello di Baresi, niente paragoni ovviamente. In più vede bene la Fiorentina
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Nel bel momento della Fiorentina c'è un giocatore che sta stupendo tutti, Martinez Quarta. L'argentino sta dando un'interpretazione del ruolo moderna, Italiano ha detto di essersi ispiratoa Milan-Steaua Bucarest, finale della Coppa Campioni del 1989. Noi per chiarirvi le idee abbiamo intervistato Filippo Galli, che quel giorno era in campo sull'argomento. Ma non solo, ecco le sue parole:

"Ho visto le immagini di Napoli-Fiorentina e Italiano sta andando nella sua direzione con sicurezza, con le sue idee di calcio. Provare a fare la prtita, andare a Napoli e fare quella partita bisogna essere consapevoli delle proprie forze, e del proprio calcio di dominio."


Sul paragone tra lo stile di Quarta e quello di Baresi con il pallone:

"Si le analogie ci sono. Franco senza preparazione di nulla a livello tattico lo faceva in modo istintivo. Lui quando aveva campo davanti portava palla, e a seconda della risposta dei difensori avversari contunuava col possesso palla o scaricava, e poi si buttava dentro. Aldilà della finale dell'89' lo faceva spesso. Questo parallelismo ci sta sicuramente. Poi il nostro Milan difendeva di reparto rispetto alla Fiorentina, ma anche perchè sono cambiate le regole. Come quella del fuorigoco. Però si il paragone ci sta. A me la Fiorentina piace, poi non ha concretizzato nelle finali. Ma bisogna anche vedere le qualità della rosa che non sono elevatissime"

Cosa ne pensa del ritorno a grandi livelli di Bonaventura:

"Sta raccogliendo quello che si merita. Lui è capitato al Milan in un momento negativo per la squadra. Lui però al Milan ha fatto il suo, poi per una serie di ragioni complesse il Milan ha deciso di non contare su di lui. Ma ha dimostrato di avere ancora del tempo davanti a sè. Ha grandi qualità, sia doti tecniche che atletiche e di rendimento, che per me devono essere prese tutte assieme."

Sul rendimento di Kayode e dei giovani in Italia. Galli ha lavorato nei settori giovanii rossoneri:

"In Italia ci sono giovani di qualità. Forse all'estero c'è una progettualità precisa sui giovani, si assistono e poi magari si assitono delle plusvalenze. Kayode giocava più avanzato e poi indietreggiato, e questo aiuta, vedasi Calabria per esempio. Se ci sono dei giovani forti vanno accompagnati, gli va data continuità. Sappiamo anche quanto sia difficile per gli allenatori, che dovrebbero essere difesi da un'idea comune. Della proprietà, del ds e dell'ambiente. Altrimenti l'allenatore rischia di trovarsi indifeso, e mettere in panchina il giovane dopo poche partite"

La Fiorentina può essere un'outsider per la zona Champions:

"Non è facile dirlo, però sì, sta dimostrando contunuità. Adesso c'è il momento delle romane che sono in difficoltà, un'Atalanta un po' altalenante. La Fiorentina potrebbe approfittarne, davanti ci sono Inter e Milan, poi la Juve che non fa le coppe. La Fiorentina potrebbe dire la sua nin ambito Champions League, quindi sì. Tra l'altro io ho un legame affettivo con la viola, uno dei miei due zii era tifoso della Fiorentina, e l'altro del Torino"

Oltre a ringraziare Filippo Galli per l'intervista vi suggeriamo di visitare il suo Blog, "La Complessità Del Calcio"

 

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