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Maleh, l’ex tecnico a VN: “Ti fa godere. È uno che non molla nulla”

VENICE, ITALY - JULY 03: Youssef Maleh of Venezia FC battles for possession with Amato Ciciretti of Empoli FC during the Serie B match between Venezia FC and FC Empoli at Stadio Pier Luigi Penzo on July 03, 2020 in Venice, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images for Lega Serie B)

Abbiamo contattato in esclusiva Luciano Foschi, allenatore che fece esordire Maleh al Ravenna nella stagione 2018-2019

Gabriele Moschini

E' sicuramente uno degli uomini del momento in casa Fiorentina, sebbene con la maglia viola ancora non lo abbiamo mai visto. Stiamo parlando di Youssef Maleh, protagonista assoluto della storica promozione del Venezia in Serie A. Per conoscerlo ancora più da vicino ed avere un opinione sulla prossima scelta che attenderà la Fiorentina, abbiamo contattato in esclusiva Luciano Foschi. Allenatore del Ravenna nella stagione 2018-2019, con la quale Maleh ha esordito tra i professionisti.

Mi ha mandato un messaggio ieri ringraziandomi. E’ stato molto carino perché mi ha detto: “E’ iniziato da te”. In realtà io gli ho dato solo l’opportunità di incominciare a giocare e lui l’ha sfruttata a pieno. Ma aveva tutte le qualità per farlo. 

Mister, si sarebbe mai aspettato che Maleh potesse arrivare in palcoscenici importanti come la Serie A?

Ha compiuto una crescita esponenziale. Io quando vedo un ragazzo come lui  capisco subito che c’è una differenza enorme rispetto agli altri, considerati anche i margini di miglioramento che aveva. Youssef è stato molto bravo a crescere tantissimo in questi anni. E’ partito dalla C, ha fatto la B, e adesso se si ritrova in A è solo grazie alla sua crescita. Grandi meriti alla sua abnegazione. Le qualità di questo ragazzo poi, oltre a quelle tecniche e fisiche che sono sotto gli occhi di tutti, stanno proprio nel fatto che ascolta e mette in pratica. Inoltre è un ragazzo che chiede consigli, significa solo che ha voglia di imparare.

E a livello caratteriale come lo valuta?

E’ un ragazzo serio. Vuole fare il calciatore, non vuole fare nient’altro. E’ un ragazzo serissimo di poche parole, ma è uno che si impegna tantissimo. Penso che la sua vita e la sua testa è impostata in quell’ottica lì. E’ un professionista. E’ sempre stato sul pezzo, fin dalla Serie C.

Quali sono, invece, le caratteristiche più importanti?

Lui riesce ad abbinare la quantità della corsa, perché è uno che non si ferma mai. Lo trovi in area su un cross e poi lo ritrovi nella propria area a fare la fase difensiva. Ha una quantità enorme, abbinata ad una qualità tecnica elevata. Ha una buona visione di gioco, ha la facilità di pensare prima. E il gol dell’1-1 in finale playoff lo dimostra. Ha fatto una corsa di quaranta metri sapendo già quello che avrebbe dovuto fare, altri l’avrebbero portata alla bandierina… E’ un giocatore che non molla niente. Uno di quei calciatori che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Io ho avuto la fortuna di averlo un anno (ride, ndr) e devo dire la verità, ci ha fatto divertire.

La Fiorentina è attesa da una scelta importante, come si comporterebbe al loro posto?

Non voglio dare consigli a Gattuso e mai mi permetterei, però ad un giocatore così darei fiducia. E’ un giocatore che ti fa godere ad allenarlo e a vederlo giocare, perché aldilà di tutto è pratico. E’ uno che in mezzo al campo ti dà tutto, qualsiasi cosa tu hai bisogno… Secondo me, a meno che la Fiorentina faccia un mercato da vincere lo scudetto, è un giocatore che può fare la Serie A a Firenze, tranquillamente.

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