Entro la fine della settimana dovrebbe essere annunciato un altro colpo, intanto arriva Infantino e finalmente stasera il “Popolo Viola” potrà vedere per la prima volta dal vivo la Fiorentina nell’amichevole di Grosseto
Ecco Infantino, poi...
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Comincio, ovviamente, dal mercato. Arriva a Firenze il giovane centrocampista argentino Gino Infantino, vent’anni, di chiare origine italiane. Non è un acquisto che scalda, ma la Fiorentina potrebbe aver fatto un gran colpo e portato in viola un ragazzo molto interessante per il presente e per il futuro. Centrocampista duttile, dal grande carattere, Infantino è da tre anni nel Rosario Central, è stato il primo 2003 a segnare nel campionato argentino e nell’ultimo mondiale under 20 del maggio scorso si è messo in grande evidenza, anche con la fascia da capitano della sua nazionale. E qui sta tutto il senso dell’operazione che vede la Fiorentina finalmente protagonista a livello mondiale, con scouting e rapporti buoni, ma anche appeal di società, che le consentono di portare a casa un profilo come questo seguito anche da altre società più grosse. Si spiega anche così il perché sia stata abbandonata la pista Nico Dominguez, cercato fino a due settimane fa. Infantino gli assomiglia, è un giocatore dalle caratteristiche simili. Ovviamente non è pronto subito, andrà inserito nel campionato italiano e nel gioco della Fiorentina, ma tutti gli operatori di mercato e molti addetti ai lavori, a cominciare da Carlitos Tevez, ne dicono un gran bene. Se sarà un giocatore destinato a un livello alto lo scopriremo presto, ma trattasi di una chiara operazione di programmazione. Da tempo vi dicevo che la società ha le idee chiare, ha riattivato lo scouting, vuole essere protagonista e molto attenta sui giovani talenti in tutti i mercati, ma soprattutto in Argentina e Brasile dove talento ce n’è tanto. Significa fare buon calcio perché le squadre non si fanno solo con i nomi, ma il futuro si costruisce in questo modo. E poi gli argentini, in genere, hanno più facilità di inserimento e un carattere che raramente tradisce. Per non citare le squadre storiche e ripartire dall’Ajax, ci sono società come lo Shakthar che è diventata grande proprio con questa politica: essere bravi a scoprire talenti. A farli crescere. Come fa l’Atalanta in Italia. A maggior ragione con una struttura come il Viola Park che diventerà il centro operativo di tutto il lavoro di crescita.
So bene che il tifoso si aspetta nomi e giocatori pronti subito, ma oggi se nel calcio non programmi, non hai idee chiare, ti affidi solo ai soliti intermediari, hai poco presente e scarso futuro. Dopo Parisi, ovviamente pronto, ecco comunque un altro colpo che va nella direzione degli acquisti di qualità e futuro, ma sostenibili. Le follie oggi le possono fare solo gli arabi e in Premier, nel nostro campionato povero e con un fatturato medio-basso come quello della Fiorentina, fare bene calcio significa battere queste strade. Poi, ovviamente, non tutti i colpi saranno da novanta (magari), ma la strada è tracciata.
L’altro acquisto che invece dovrebbe arrivare in settimana, mi porta al difensore centrale. Con l’uscita di Igor i centrali sono soltanto tre e poi è evidente che questa difesa abbia bisogno di un elemento di maggior personalità a qualità. Penso sempre a Josip Sutalo della Dinamo Zagabria. La Fiorentina, come più volte detto, segue questo ragazzo del 2000 che ha già giocato i mondiali con la Croazia, da oltre un anno, ha già il suo gradimento. L’ultima offerta fatta alla Dinamo attorno ai diciassette milioni è ritenuta ancora bassa, si lavora sui bonus e sul dieci per cento della futura rivendita. La Dinamo per trattare voleva aspettare i preliminari Champions, il quattro a zero dell’andata dovrebbe tranquillizzare tutti, si aspetta una accelerata. Attenzione però, la Fiorentina ha in mano anche un’altra soluzione gradita all’allenatore. Vediamo. Certo è che il difensore centrale è il ruolo più scoperto e sicuramente quello sul quale l’allenatore deve lavorare di più per trovare gli automatismi quindi non si può andare troppo avanti nel mercato.
Para e segna
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Si parla, naturalmente, anche del portiere e dell’attaccante. Grabara, polacco del 99, è un nome che si sta monitorando dopo Audero e Montipò. È in pole? Anche qui serve prudenza, la Fiorentina vuole essere sicura di prendere un estremo difensore più forte di Terracciano anche per evitare fastidiose rivalità come quella dell’anno scorso con Gollini. E infatti continua ad analizzare diverse situazioni e possibilità come quella di Lucas Perri, portiere del Botafogo, 26 anni a dicembre, un gigante di quasi due metri, attorno al quale sono state fatte valutazioni, fra pro e contro. Il brasiliano costa fra i cinque e i sette milioni, la decisione a breve.