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Dodo, un’altra prova da dimenticare. E il tempo delle scusanti è finito

Dodo, un’altra prova da dimenticare. E il tempo delle scusanti è finito - immagine 1
Contro la Juventus il terzino brasiliano è stato tra i peggiori in campo

Alessandro Bracali

Purtroppo il mercato viola della stagione 2022/2023 non ha prodotto quei risultati che la Fiorentina, intesa come società, si era augurata, specie nei mesi estivi. La squadra ne è uscita indebolita rispetto a quella della scorsa stagione ed i numeri in campionato parlano chiaro. Certe prestazioni ed i tanti errori commessi in campo hanno, poi, fatto il resto, ed ecco che la formazione di Vincenzo Italiano dopo ventidue giornate ha appena 24 punti in classifica. Contro la Juventus, troppi calciatori hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità. In primis Dodo, il terzino brasiliano che fa parte, appunto, della serie di volti nuovi arrivati la scorsa estate. Anzi, era stato proprio lui l'acquisto principe, considerando l'esborso economico e quanto la dirigenza gigliata lo avesse cercato, aspettato e voluto per portarlo a Firenze.

Una trattativa lunga e complicata

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"Il suo è un ruolo che aveva priorità per noi ed abbiamo iniziato a lavorarci da maggio": aveva detto così il d.s. della Fiorentina Daniele Pradè il giorno della presentazione di Dodo, acquistato dallo Shakhtar Donetsk per 14,5 milioni più 3 di bonus. Una trattativa lunga, estenuante, con il brasiliano che a luglio aspettava l'ok finale all'operazione in un albergo di Milano. Operazione complicata, quella tra viola ed ucraini, con cui non è stato semplice trovare la quadra economica. Per di più i viola dovevano ancora cedere il calciatore extracomunitario per liberare il posto a Dodo, individuato poi in Erick Pulgar (finito al Flamengo). Una volta sistemati tutti i dettagli, Dodo ha raggiunto i nuovi compagni soltanto a fine luglio, con la stagione pronta a partire appena due settimane dopo.

Rendimento deludente

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Dodo, in pratica, ha saltato la preparazione estiva e per di più arrivava dall'inattività agonistica causata dalla guerra in Ucraina. Ma fino ad oggi il terzino brasiliano ha deluso. E ormai il tempo delle scusanti è finito. Doveva far dimenticare Alvaro Odriozola, di cui per molti è più forte, ma per il momento lo spagnolo del Real è tra i più rimpianti. A parte rare occasioni, non lo si vede mai andare sul fondo e mettere una palla interessante, anzi talvolta lo si nota fare la mezzala in fase di possesso palla (perché?). In fase difensiva troppo spesso appare superficiale, come visto più volte nella sfida dell'Allianz Stadium. Forse è arrivato il momento anche per lui di darsi una svegliata.

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