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Dimentichiamo Berardi e Vicario, ma Commisso è chiaro: la squadra sarà più forte

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L'editoriale di Enzo Bucchioni per Violanews.com: tutto sul mercato viola
Enzo Bucchioni Editorialista 

Tanto per essere chiari e non creare false aspettative, come ho sempre fatto, comincio a parlare dei giocatori che secondo quelle che sono le mie informazioni, vanno esclusi dal mercato accostato alla Fiorentina. Mi spiace essere brutale, ciascuno di voi ha sogni e spera di vedere in maglia viola Tizio e Caio, continuate pure il grande giochino del calciomercato e delle formazioni ideali, ma il sano realismo non fa mai male.

Dunque, dimentichiamo Berardi. Ma anche Vicario. E per favore, non date retta a chi ritira in ballo Torreira: vuol dire non sapere cosa è successo poco più di un anno fa. Eppure dovrebbe essere chiaro…


Cominciamo da Berardi. Giocatore straordinario, gol e assist come nessuno, numeri pazzeschi. Ma lui vuole lasciare Sassuolo per giocare ad alto livello e la Champions offerta dalla Lazio, ad esempio, ha grande appeal. E poi non è più giovanissimo, i suoi 29 anni e la cifra che ancora chiede il Sassuolo (più di venti milioni) sono fuori dai parametri che la società viola ha sempre seguito. Come sapete Rocco vuole spendere per giocatori giovani o ancora abbastanza giovani che all’occorrenza possano avere anche un mercato futuro, oltre la viola. Spiace anche a me, lo avrei preso sempre e comunque, ma dopo l’offerta dell’anno scorso, il discorso è chiuso.

Su Vicario un sacrificio economico poteva anche valere la pena, la Fiorentina ha sondato, ma ci sono già in essere situazioni avanzate come il discorso con l’Inter, e anche qui il giocatore ha proposte da società che giocano la Champions, anche dall’estero, e quindi è normale che la Fiorentina non possa competere. Di Torreira ho già detto.

E allora che succede?

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Diciamo che in questa settimana, almeno fino alla fine del mese, siamo in una fase che nella boxe si chiamerebbe “di studio”. La Fiorentina ha le idee molto chiare, ha avviato contatti, fatto proposte, acceso i fari su alcuni giocatori e sta aspettando che il mercato si metta in moto e con il mercato le prime risposte e le prime mosse arriveranno. Come vi avevo già scritto, l’obiettivo da qui al 31 di agosto è quello di alzare il livello della rosa portando giocatori di maggior personalità e di maggior qualità.

Ripeto: l’asse centrale è la priorità. Portiere,difensore mancino, regista-centrocampista e attaccante arriveranno di sicuro e saranno più forti degli attuali: questo è stato deciso. Poi, ovviamente, aspettiamo i fatti, ma i dirigenti viola hanno avuto il via libera da Rocco Commisso. Poi servirà anche almeno un altro esterno di livello e ci saranno operazioni di contorno per compensare le uscite. Per ogni ruolo da coprire c’è una lista di almeno tre giocatori graditi anche all’allenatore, vedremo come si andranno a incastrare.

Ovviamente entrate e uscite sono strettamente collegate. Il futuro di Amrabat in questi giorni tiene banco. Sarà la cessione eccellente, quella dalla quale la Fiorentina ricaverà il tesoretto più alto. Il prezzo è fissato: servono trenta milioni. La Viola non fa sconti, è il giocatore che vuole andar via, deve portare il club disposto a spendere altrimenti rimarrà a costo di andare a scadenza. Negli ultimi giorni è sbucata la candidatura dell’Atletico Madrid e chi sta dando questo consiglio al marocchino la vede giusta. E’ la squadra più adatta alle sue caratteristiche, il calcio di Simeone potrebbe esaltarlo come quello del Marocco. E’ chiaro che uscito Amrabat si andrà a chiudere il regista-centrocampista, un giocatore capace di giocare a due o a tre come vertice basso. Maxime Lopez piace anche se Italiano forse preferisce un giocatore più forte fisicamente e qui viene fuori Nico Dominguez, tanto per capirci.

In uscita, dopo Saponara e Venuti non rinnovati, ci sono sicuramente Igor, Sottil e Duncan. Saponara non è stato abbandonato al suo destino, la Fiorentina si sarebbe seduta a trattare per un altro anno, il giocatore ha preferito cercare un’altra sistemazione per legarsi più a lungo nell’ultima parte della carriera. Al posto di Igor si cerca un difensore mancino. Baschirotto è stato proposto, ma è destro con un solo anno di A alle spalle. Vedremo. Questa è una scelta molto delicata. La Fiorentina non ha un difensore capace di guidare la difesa, di dare i tempi, serve davvero per aiutare a crescere e provare a cancellare errori di reparto visti troppo spesso.

All'attacco

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Anche per l’attaccante la scelta avverrà quando si capirà meglio chi fra Cabral e Jovic lascerà Firenze. Retegui è offerto a tanti club, vuole lasciare il Tigre, preferisce l’Italia, ma è pronto? Le prestazioni in azzurro non hanno convinto e anche l’ultima parte del suo campionato non è stata brillante. Su N'Zola s’è scatenata mezza serie A. Capiremo se la Fiorentina s’è mossa con anticipo. Comunque lo Spezia vende anche Gyasi, 29 anni, e se il prezzo è giusto, può essere un’ottima alternativa sulla fascia sinistra. Sa fare anche l’esterno basso. Per l’esterno teniamo caldo Orsolini. Restano in rosa Nico, Ikonè, Brekalo e probabilmente Kouamè. Come si vede anche dai numeri e dai nomi, un’altra prima scelta serve eccome, ma arriverà.

Come scritto a caldo, poche ore dopo l’incontro in un ristorante vicino a Ponte Vecchio, Rocco Commisso ha voglia di cavalcare il trend positivo delle due finali e sulle base gettata vuol costruire una Fiorentina più forte per restare stabilmente in zona-coppe. Servirebbero anche le strutture e qui arrivano le note liete e quelle dolenti. Liete è l’inizio del trasloco verso il Viola Park. Entro fine mese la Fiorentina lascerà gli storici Campini, ora centro Astori: una crescita stratosferica.

Dolenti è il Franchi. E’ slittata la presentazione delle buste, chi parteciperà alla gara d’appalto? Lo sapremo presto. Ma l’interrogativo inquieta e non poco perché cominciare un’opera senza la necessaria copertura finanziaria e se poi non dovessero neppure partecipare imprese di grande livello nazionale, renderebbe tutto più fragile. Anche qui non resta che aspettare e sperare, ma intanto la Fiorentina non può programmare il suo futuro e l’andicap non è da poco.

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