Questa potrebbe essere una scelta buona in un anno che dovrebbe essere di "rifondazione", e nel quale, di fatto, sta venendo rivoluzionata tutta la rosa. Inoltre, gli anni passano, e anche se Terracciano potesse avere davanti a sé ancora molti anni di carriera dato il ruolo di "non movimento" che ricopre, puntare su un profilo più giovane, più frizzante e che potrebbe essere un investimento per il futuro, si potrebbe rivelare una scelta da non sottovalutare. Tutto ciò considerando il fatto, poi, che i viola hanno già dei virgulti che stanno e che potranno crescere ulteriormente: Vannucchi e Martinelli. Il primo, classe 2007, è stato chiamato addirittura da Spalletti ad un allenamento dell'Italia senior a Coverciano ad ottobre 2023, mentre per quanto riguarda Martinelli, classe 2006, il talento è ormai appurato, tanto che è stato inserito dal The Guardian l'anno scorso tra i 60 migliori giovani (LEGGI QUI LA NEWS). Certo è, che per fare il bene dei ragazzi, essi dovrebbero andare a fare qualche esperienza più proficua in termini di presenze in campo, al fine di acquisire maggiore sicurezza e confidenza con le responsabilità ed il calcio professionistico.
Di sicuro, Palladino sta pensando, e non poco, al suo estremo reparto arretrato, ed è probabile che qualcosa si smuova nei prossimi giorni. Più probabile che sia Christensen, forse, a fare le valige, anche se mai dire mai per Terracciano. Nel caso i viola, infatti, individuassero il profilo gradito all'allenatore, il classe '90 potrebbe essere sacrificabile, e qui i nomi stanno rimbalzando di giorno in giorno. Da De Gea a Musso, sono tanti i profili chiacchierati in queste ore, anche se, tornando al discorso di cui sopra, un giocatore più giovane e di maggior prospettiva potrebbe fare al caso della Fiorentina. Perché, ad esempio, non andare su Caprile? Come riportato oggi anche dal mitico Ciccio Graziani (LEGGI QUI LA NEWS), l'ex Empoli potrebbe non gradire la panchina a Napoli, ed ecco che forse un dialogo con i partenopei potrebbe essere aperto (sempre considerando in questo caso la partenza di Terracciano).
Quel che è certo è che di occasioni mancate negli ultimi anni ce ne sono state (vedi i mancati arrivi di Vicario, oppure di Carnesecchi), ed adesso i viola non hanno più voglia di trovarsi in futuro a dover ripensare ad un ruolo che hanno sempre avuto "coperto" nella loro storia, un ruolo che, in questo anno di rinnovamento, potrebbe essere anch'esso ritoccato e soggetto a colpi di scena.
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