La Fiorentina cerca un centravanti importante: quattro nomi che circolano da giorni sulle bocche di esperti e tifosi. Pro e contro
“La ricerca del centrovanti sarà il fulcro della campagna acquisti della Fiorentina”. Daniele Pradè lo ha rivelato declinando il ruolo come si diceva una volta. I dirigenti viola però devono fare un'operazione buona per il presente ma anche futuribile dopo che i vari Cabral, Jovic, Nzola e Belotti hanno funzionato a intermittenza, a esser generosi. Un nuovo Vlahovic è ovviamente complicato trovarlo con la forza economica del club di Commisso, ma è anche vero che il bomber serbo è stato fatto crescere in riva all'Arno. Ci vorrebbe insomma un'idea come ha spiegato lo stesso ds. Fermo restando che la piazza reclama qualcosa in più, un attaccante da doppia cifra per intenderci.
Abbiamo provato allora a dare la pagella ai nomi che circolano secondo appunto il gradimento dell'ambiente, ma anche il “rapporto qualità-prezzo” e, soprattutto, la funzionalità per il sistema di Palladino che prevede un solo terminale offensivo indipendentemente che adotti il 3-4-2-1 o il 4-2-3-1 sulle orme di Italiano.
Mateo Retegui – Quella dell'attaccante azzurro è la pista più gettonata. Costa tanto: il Genoa chiede 30, gli uomini mercato di Commisso non si spingono oltre i 25 milioni. Avendo alle spalle un solo campionato di serie A, il voto al rapporto qualità prezzo è 6, ma si tratta di un'operazione che piace abbastanza ai tifosi (7 per il gradimento), pronti a godersi l'italo-argentino all'Europeo perché Spalletti lo ritiene un'alternativa credibilissima a Scamacca. E in Nazionale Retegui agisce con tutto il peso dell'attacco sulle spalle a differenza che nel Genoa, dove Gilardino gli ha quasi sempre affiancato un partner: con Palladino dovrebbe comunque fare reparto da solo, per cui la valutazione sulla funzionalità con il nuovo schema viola è 6,5.
Lorenzo Lucca – Per qualcuno è il piano B ma arrivare all'attaccante dell'Udinese (il riscatto dal Pisa sembra scontato) non è impossibile. Anche questa è un operazione che si aggira attorno ai 18 milioni, viste le richieste: rapporto qualità-prezzo 6. Il voto si abbassa di molto considerando che si poteva prendere prima dal club nerazzurro, però l'operazione ha un senso. Si tratta di un giocatore giovane (è del 2000) ma già con esperienza internazionale che potrebbe anche esplodere: a Palermo lo chiamavano “Luccatoni” per la somiglianza fisica con l'ex punta viola. Non da sottovalutare come biglietto da visita verso i tifosi: 6,5 all'eventuale gradimento. E poi è il classico uomo da area di rigore, perfetto per fare il terminale offensivo di una squadra, con i suoi 202 centimetri di altezza. Il nuovo tecnico insomma non lo disdegnerebbe: 6,5 alla funzionalità.