Come anticipato già in precedenza, Vlahovic è stato venduto nel mercato di gennaio e per sostituirlo i viola hanno acquistato due attaccanti: Piatek e Cabral. Il polacco in 18 presenze ha segnato 6 reti, tra Serie A e Coppa Italia, andandosene però via a fine stagione (non fu riscattato). Arthur Cabral, invece, rimasto anche nella stagione successiva, ha collezionato a Firenze 19 gol e 4 assist, con un netto miglioramento nel 22/23. Proprio in quella stagione, a contendersi il posto con il brasiliano, è arrivato un altro serbo: Luka Jovic. Le aspettative su di lui erano molto alte, non per quanto dimostrato al Real Madrid - poco e nulla -, ma del ricordo che si aveva dalla sua esperienza all'Eintracht Francoforte. Anche lui però, come Cabral, non è riuscito a lasciare troppo il segno, ottenendo, in una stagione dove ha giocato ben 50 partite, solo 13 gol e 3 assist. Unendo insieme i numeri del brasiliano e di Jovic il risultato non è stato del tutto insoddisfacente, ma sicuramente non abbastanza per trovare la conferma. Motivo per il quale la Fiorentina, ad agosto 2023, ha lasciato partire entrambi.
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Da Piatek fino a Belotti…e ora Kean: quanti tentativi dopo Vlahovic

Nell'ultima sessione di mercato estivo i viola hanno puntato forte anche su Beltran, rivelatosi però non all'altezza di giocare prima punta. Non tanto per la voglia, ma più per caratteristiche. L'argentino è una seconda punta, di grande talento, e l'ideale per lui sarebbe giocare in coppia. Anche la sua vecchia esperienza al River Plate lo dimostra. Ma non solo, perché Vincenzo Italiano aveva anche spinto fortemente per avere il suo pupillo: Mbala Nzola. L'attaccante angolano, però, non è mai riuscito a lasciare il segno, ottenendo solamente 7 gol e 5 assist in 47 presenze. Arriviamo a gennaio di quest'anno, dove la società di Rocco Commisso, per "rimediare" al problema del centravanti, decide di prendere in prestito Andrea Belotti dalla Roma. Giocatore che da due stagioni a quella parte era riuscito a raccogliere pochissimo spazio nella Capitale e che non era più chiaramente quello visto a Torino sponda granata. E infatti i suoi numeri con la Fiorentina parlano chiaro: 24 presenze con 4 gol, un assist e saluti di addio a fine stagione.

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