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Milan-Fiorentina, storia recente di beffe vere. Possiamo tornare a Ribery?

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Milan-Fiorentina non è mai stata una partita banale. Ecco alcuni match che fanno parte della recente storia viola a San Siro
Tommaso Ormini

Milan-Fiorentina ( QUI LE PROBABILI FORMAZIONI) non è una partita come le altre, soprattutto per i tifosi viola. La squadra allenata da Vincenzo Italiano arriva a Milano da 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5 partite, meglio del Milan, che arriva alla sfida da 1 vittoria 2 pareggi e 2 sconfitte. Molte le assenze in casa rossonera, soprattutto nel reparto offensivo, da Leao a Giroud, terminando con l'ultimo infortunato Okafor. Tutte queste defezioni hanno costretto Stefano Pioli a convocare il giovane Camarda, classe 2008, alla prima convocazione in prima squadra. Dovesse arrivare l'esordio sarebbe il più giovane esordiente della storia della Seria A, battendo il difensore del Bologna, Wisdom Amey.

Anni di beffe, serve tornare a Ribery

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Negli ultimi tre anni, la trasferta di Milano, sponda rossonera, non è andata molto bene alla Fiorentina. La stagione scorsa fu l'ultima partita prima del mondiale, dove la Fiorentina espresse un buon calcio, ma la beffa finale con l'autogol di Milenkovic consegnò la vittoria al Milan. Stesso esito l'anno precedente, quando Terracciano, sbagliando il rinvio, consegnò palla a Leao, che segnò il gol dell'1-0 che poi valse la vittoria finale. Fu inoltre una sfida decisiva per lo scudetto dei rossoneri. Per ritrovare una vittoria a casa del Milan, dobbiamo tornare al 29 settembre 2019, quando Vincenzo Montella strapazzò la squadra allenata, al tempo, da Giampaolo. Protagonista di quella partita in casa viola fu assolutamente Frank Ribery, autore di una prestazione da 10 in pagella, condita da un gol e un assist. Nota di merito anche a un giovanissimo Rafael Leao, alla sua prima stagione in maglia rossonera, segnò il suo primo gol in Serie A, mostrando per la prima volta a San Siro le sue doti migliori.


Vi ricordate di Amauri e... El Hamdaoui

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Tornando ancora indietro nel tempo, più di 10 anni fa, troviamo due partite che rimangono impresse nella mente di un tifoso viola. 7 aprile del 2012, una Fiorentina in lotta per la retrocessione va a Milano contro un Milan in lotta per lo scudetto, il risultato sembrava già segnato. Invece la squadra allenata da Delio Rossi stupì San Siro, e portò a casa la vittoria, grazie alle reti di Jovetic e Amauri, simbolo della salvezza viola. L'anno successivo la storia non cambiò. La Fiorentina arriva a Milano da 4° in classifica, allenata da Vincenzo Montella. Come scordarsi di quell'anno, che riportò a Firenze la gioia di vedere il calcio dopo anni bui. La squadra gigliata sbancò nuovamente il Meazza, grazie a un immenso Borja Valero, ad Alberto Aquilani e alla meteora Mounir El Hamdauoi.

Fiorentina, sabato scopriremo chi sei

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Insomma, la storia viola a Milano è formata da alti e bassi, tanti schiaffi ma anche tante gioie. Sabato servirà la migliore condizione, servirà il miglior gioco e la miglior concentrazione possibile per far male a questo Milan, voglioso di riscatto. Pioli e Jovic sono pronti a fare uno scherzo ai viola, sembrava quasi destino che il serbo dovesse partire titolare domani sera, ma la Fiorentina avrà tutto il gruppo al completo, e Biraghi e compagni vogliono regalare a Vincenzo Italiano la sua prima vittoria in casa rossonera della sua storia.

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