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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 5: Nanitamo Jonathan Ikoné of ACF Fiorentina anf Nicolás Iván González of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa Conference League Group F match between ACF Fiorentina and Ferencvarosi TC at Stadio Artemio Franchi on October 5, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Stagione 2013/2014, il Real Madrid di Carlo Ancelotti fa il bello e il cattivo tempo in Champions League e non solo. I blancos possono contare su un reparto d'attacco che è uno dei più forti della storia del calcio recente. Ma come si fanno convivere così tanti campioni tutti insieme? Magari anche contemporaneamente? Molto semplice (si fa per dire): si prende un fuoriclasse come Di Maria e lo si sposta dalla fascia nel ruolo di mezzala per far spazio ad un dirompente Gareth Bale che completa il tridente formato da Benzema e Cristiano Ronaldo. Si perde un po' dell'estro creativo del fideo, è vero, ma si guadagna enormemente in rapidità e dinamismo: Bale chiuderà la stagione come uno dei migliori calciatori del pianeta per rendimento. Ma cosa c'entra tutto questo con la Fiorentina?
Nico Gonzalez ha iniziato la stagione corrente con numeri da campione. Tredici partite, capocannoniere stagionale con sette gol e due assist arrivati grazie a prestazioni di caratura totale. Tutto questo giocando nella posizione di ala destra sfruttando la sua capacità di venire dentro al campo e calciare col sinistro. Ieri, per la prima volta in stagione, Gonzalez è sceso in campo dal 1' dall'altra parte del campo per far spazio, sulla destra, a Jonathan Ikoné. Il risultato è che né l'uno né l'altro hanno offerto una prova degna di nota e la Fiorentina ha fatto una fatica tremenda sulle fasce nel match contro la Lazio. E qui torniamo alla premessa che avevamo fatto poco fa.
Facilissimo parlare col senno del poi, ci mancherebbe. Ma visti i risultati delle scelte tattiche di Vincenzo Italiano viene spontaneo porsi qualche interrogativo. Per quale motivo si è deciso di spostare Nico Gonzalez dalla zona in cui riesce a esprimere al meglio le sue potenzialità? Le ultime prove di Ikoné hanno legittimato che potesse essere schierato a destra con conseguente slittamento dell'argentino sull'altra fascia? Italiano ha voluto far leva sull'effetto sorpresa dato che, per ammissione dello stesso Sarri, la Lazio si aspettava l'ex Stoccarda da quella parte? Tutte considerazioni che sarebbe molto interessante porre all'attenzione del tecnico in conferenza stampa. La sensazione è che sia stato probabilmente un azzardo far traslocare Nico in favore di Jorko che, evidentemente, può giocare solamente su quella fascia.
E questo perché finché la qualità in un reparto delicato come quello avanzato pullula può essere condivisibile voler adattare un calciatore in un ruolo non propriamente suo per esaltare le qualità di un altro componente della rosa. Il fatto è che Ikoné, encomiabile per abnegazione ed impegno, non è certamente il Gareth Baledei tempi d'oro e se qualcuno doveva scendere in campo 'fuori ruolo', probabilmente doveva essere proprio lui. Così, invece, la Fiorentina si è semplicemente tarpata le ali (letteralmente) da sola. O magari hanno soltanto avuto una serataccia, chi lo sa. Col senno del poi son bravi tutti.
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