Calciomercato, ludopatia e la legge dei grandi numeri: Brekalo, ve lo ricordate?

Il calciomercato invernale, qualcosa che la maggior parte dei tifosi vorrebbe saltare a pie' pari. L'ultima sessione positiva (tecnicamente) per la Fiorentina è stata quella che ha portato Muriel all'inizio del 2019, prima dell'arrivo di Rocco Commisso. L'esercizio migliore, per adesso, è stato il primo, che ha portato Duncan, Igor e Kouamé, giocatori che tutt'oggi, a tre anni di distanza, si rendono utili alla causa. Poi, il famoso gennaio di Kokorin e Malcuit ("giocatori pronti") e quello della cessione di Vlahovic. Italiano chiede rinforzi: Attaccanti? No, o almeno non solo, perché le condizioni di Sottil hanno richiesto un altro investimento sull'esterno.

Brekalo e la ludopatia

La ludopatia, ovvero il vizio del gioco, è una brutta bestia. E tra i tanti giochi ai quali si può giocare ci sono le scommesse, che a questa Fiorentina sembrano piacere particolarmente. Kokorin, Piatek, Jovic nell'ordine, tutti giocatori da "riattivare", presi a prezzo di saldo nella speranza che il tocco magico di Italiano (di Prandelli e Iachini prima di lui) potesse rimetterli in sesto e restituire loro l'antico smalto. Bello sarebbe stato avere il Kokorin della Dinamo Mosca, o il Piatek del Genoa; bello lo Jovic dell'Eintracht Francoforte. Ma siamo nel 2023 e questi giocatori erano tali anni fa. Così come sarebbe fantastico poter contare su Brekalo, quello del Torino, 8 gol (7 in campionato) e 2 assist nel 2021-22. Poi però cosa è successo? Il croato ha deciso di non permettere ai granata di riscattarlo, ed è tornato al Wolfsburg nella speranza che qualche squadra più forte si facesse avanti; così non è stato, e il tecnico Kovac non l'ha mai considerato parte del progetto. In stagione conta una partita a luglio, tre ad agosto, due a settembre e una manciata di minuti a ottobre, con a malapena un assist. Ovviamente, per lui niente Mondiali. La domanda, allora, è: quale Brekalo ha comprato la Fiorentina per pochi spiccioli? La speranza è che venga in soccorso il teorema di Bernoulli, più comunemente conosciuto come la legge dei grandi numeri.

Bernoulli oggi tiferebbe viola

Il matematico svizzero Jacob Bernoulli è stato il primo a dare una dimostrazione della legge dei grandi numeri, un teorema fondamentale della teoria della probabilità che indica che se ripetiamo molte volte (tendendo all'infinito) lo stesso esperimento, la frequenza di un certo evento tende ad essere costante. Vale a dire, la legge dei grandi numeri indica che se lo stesso test viene eseguito ripetutamente, la frequenza con cui si ripeterà un determinato evento si avvicinerà a una costante. La costante ricercata dalla Fiorentina è il successo nelle scommesse sul mercato, e stando alla legge di Bernoulli dai picchia e mena il risultato dovrebbe presto normalizzarsi. Se non che il calcio non è solo matematica, e questa è destinata ad essere soltanto una certezza relativa: tenta e ritenta, prima o poi una ciambella riuscirà pure col buco...