Bressan è uno degli ultimi giocatori viola a vincere un trofeo: "Saranno decisivi gli episodi, Italiano ha cambiato la Fiorentina. E se vince..."
Correva il 2001 e la Fiorentina battendo il finale di Coppa Italia il Parma vinceva quello che sarebbe stato il suo ultimo trofeo, almeno fino ad ora. E in quella squadra trovava spazio anche Mauro Bressan, uno degli ultimi giocatori viola ad alzare al cielo un trofeo. A poche ore dalla finale di Conference League contro l'Olympiakosad Atene, l'emozione è alta anche dall'altra parte della cornetta del telefono, dove Bressan freme in attesa di capire se questa seconda finale consecutiva sarà quella giusta per rompere un digiuno lungo 23 anni. "Sono emozionato, mi piacerebbe vedere la città e i tifosi festeggiare, sono i primi a meritare una coppa. Abbiamo visto diverse città in festa ultimamente, speriamo che sia la volta buona anche a Firenze" dice in esclusiva a ViolaNews.
Un anno dopo come arriva la Fiorentina a giocarsi la Conference?
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"E' stata una stagione positiva, Firenze meriterebbe una gioia, lo merita la squadra, il presidente, chi purtroppo se n'è andato. E' una finale, la Fiorentina ci arriva bene, con una finale già giocata l'anno scorso e degli errori che sono sicuro che non rivedremo quest'anno. Le piccole cose possono incidere in queste partite, mi aspetto una prestazione votata all'attacco e che la Fiorentina imponga il gioco. Queste sono le armi che Italiano dovrà brandire".
Rispetto alla finale con il West Ham la Fiorentina ci arriva da favorita?
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"La finale dell'anno scorso conta come esperienza, i viola hanno più esperienza dell' Olympiacos che sono nuovi a questo genere di partite. Serviranno consapevolezza e coraggio, la Fiorentina ha i mezzi per poter vincere questa partita. Speriamo che gli episodi stavolta girino nella direzione giusta".
Dovrebbe essere la penultima partita di Italiano sulla panchina della Fiorentina...
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"Se lascia vincendo la Conference se ne va da re. Ha percepito qualche critica ma il suo lavoro lo ha fatto molto bene, ora forse il ciclo è finito ma chi arriverà si ritroverà la strada tracciata. Ha cambiato mentalità e il senso del gioco della Fiorentina. Si sente il nome di Palladino per il futuro, appartiene alla nuova generazione di bravi tecnici. Mi piacerebbe un allenatore giovane, con energia e voglia di proporre qualcosa, sulla scia di quello che ha fatto Italiano".