Cristiano Biraghi è uno dei calciatori che Vincenzo Italiano ha valorizzato maggiormente nella fin qui ottima stagione Viola. E proprio dell'impressionante crescita del Capitano della Fiorentina abbiamo voluto parlare con chi lo ha, di fatto, lanciato nel calcio dei grandi. Abbiamo intervistato in esclusiva Claudio Foscarini, tecnico di Cristiano al Cittadella alla sua prima esperienza da titolare in Serie B. Dai miglioramenti fatti negli anni, alle contestazioni, passando per il posto in Nazionale, con Foscarini abbiamo affrontato parecchi temi relativi all'esterno Viola e non solo. Queste son le sue parole in esclusiva a Violanews.com:
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Ex all. Biraghi a VN: “A volte sbaglia, ma per un motivo. Che personalità però!”
La crescita di Biraghi valutata da uno dei suoi primi allenatori tra i pro. Che, tra l'altro, ci ha presentato anche l'incrocio di Coppa contro l'Atalanta
Foscarini, intanto, da allenatore, le chiedo un giudizio sulla Fiorentina e su Vincenzo Italiano
"Stanno facendo molto bene. Non mi aspettavo che Italiano facesse così bene con una squadra come la Fiorentina. Anche se in B lo avevo seguito molto, ho visto parecchie partite del suo Spezia. Mi aveva fatto un'ottima impressione soprattutto per l'organizzazione di gioco. Era una squadra che dominava sempre. In B ha fatto bene e si è confermato in A. Quest'anno è andato anche oltre le aspettative."
E se c'è qualcuno che sta andando oltre le aspettative è Cristiano Biraghi. Si aspettava questa crescita da quando lo lanciò al Cittadella da ventenne?
"Sinceramente non mi aspettavo di vedere un calciatore così importante, determinato e protagonista anche in Serie A. Mi aspettavo, sì, che arrivasse nella massima competizione, ma non con questa personalità e questo carattere. Anche se già si intravedeva quando arrivò al Cittadella che era un calciatore di massima disponibilità. Era forte fisicamente e aveva una gran voglia di apprendere e di lavorare. Era un metodico, i calciatori come lui fanno la fortuna degli allenatori. È sempre disponibile e con l'atteggiamento giusto. È uno che non richiami mai in allenamento. Poi che esplodesse così da protagonista, ripeto, non me lo aspettavo. Ma se ripenso a come lavorava, merita tutto quello che sta raccogliendo oggi."
Uno dei suoi meriti è anche stato quello di avere avuto la personalità di venir fuori da mesi difficili proprio qui a Firenze
"Vero. Lui da quando era al Cittadella ha avuto una crescita importante e determinante. Tanti calciatori che ho avuto hanno passato periodi difficili, anche con delle contestazioni. A Cristiano capita di fare qualche errore tecnico per troppa generosità. Questo perché corre, difende, poi si propone, vuol crossare e poi rientra. Proprio per questa propensione al sacrificio perde un po' di lucidità e qualche errore lo fa. Ma i calciatori come lui possono sì passare qualche mese buio, ma poi tornano sempre a galla. La loro forza è l'atteggiamento mentale: quello di non mollare mai."
E a questo punto è lecito chiedersi, con gli spareggi per Qatar 2022 all'orizzonte e con uno Spinazzola acciaccato, se Cristiano può riprendersi anche la corsia sinistra in Nazionale
"Se la sua crescita è questa, col passare delle settimane, avrà sempre più sicurezza dentro di sé per le sue prestazioni. Biraghi lo conosciamo bene tecnicamente. Ora, per il salto in Nazionale, inciderà solamente la sua testa. Se la costante è questa dico di sì. È uno che può inserirsi sempre nel giro e quel ruolo può essere suo. In Azzurro c'è bisogno di avere due terzini di grande spinta e di grande dinamismo anche per la fase difensiva. Cristiano è l'ideale per questa tipologia di gioco. Facendo sempre più esperienza penso che troverà la determinazione per giocarsi questo ruolo."
Tornando ai colori Viola, la Fiorentina è attesa da un importantissimo impegno in Coppa Italia contro l'Atalanta, sua ex squadra, che gara si aspetta?
"Vivo a Bergamo e l'Atalanta la seguo, so che squadra sia. È molto ambiziosa in campionato, ma lo è anche per quel che riguarda la Coppa Italia. I nerazzurri non trascurano nulla. Anzi, la Coppa è un obiettivo importante per loro e ci tengono tantissimo. Per cui vedremo un 11 iniziale molto vicino al migliore possibile. In campo ci saranno due squadre che giocano in modo diverso ma, sotto certi aspetti, che predicano un calcio simile. Sia gli orobici che i gigliati lavorano per comandare il gioco. Mi aspetto una buona partita, entrambe hanno una bella intensità e un'ottima organizzazione di gioco. È una gara da non perdere."
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