Gruppo
—Il secondo tema è quello dello spogliatoio. Sono passate un po' in sordina, ma anche le dichiarazioni di Luca Ranieri nel post gara hanno certamente una loro valenza: "Prima eravamo un unico blocco, adesso facciamo qualche rincorsa in meno. Qualcosa non va". Parole che sembrano meno pesanti di altre, ma che denotano che qualcosa all'interno dello spogliatoio non vada. Ranieri è il capitano della Fiorentina, ed anche la sua visione sembra diversa da quella di Palladino. Lo stesso Kouamè, nominato capitano ad Empoli (il 29 settembre), aveva sottolineato che qualcosa nel gruppo non funzionava: "dobbiamo passare la palla a chi sta messo meglio, questo non lo stiamo facendo"
Singoli
—Tornando al primo punto, la parola chiave di Pradè è stata scontenti. Difficile capire a chi si riferisse l'ex Roma, e non entreremo nel merito. Basandoci su quello che sappiamo la "vecchia guardia" del corso Italiano ha subito un declassamento dal nuovo tecnico. Il caso Biraghi-Palladino è noto a tutti, così come Quarta, che nel suo post di addio ha comunque lasciato lì un: "non era quello che immaginavo 6 mesi fa quando ho rinnovato" un po' sibillino. A questo si aggiungono i nuovi acquisti estivi, Pongracic e Gudmundsson. Il primo è sostanzialmente sparito, mentre Gudmundsson fatica moltissimo in campo. Anche la loro gestione è una delle accuse fatte al tecnico viola. Sono tanti gli aspetti che convergono nella direzione opposta rispetto a quanto comunicato da Palladino nelle sue conferenze stampa. Per risalire la china servirà ritrovare un unione che in casa Fiorentina sembra perduta
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