E poi c’è l’ennesima partita che De Laurentiis seguirà con attenzione perché dai tempi dello Spezia, contro il Napoli le squadre di Italiano fanno sempre bene al punto da far innamorare dell’allenatore proprio il presidente del Napoli. Italiano non è in pole position, c’è sempre Conte, ma resta comunque un allenatore nel casting del Napoli con Gasperini e Pioli. A proposito, leggo fantasie sulla clausola rescissoria da un milione per consentire a Italiano di lasciare Firenze. Vorrei ricordare il sedici marzo scorso e l’incontro amichevole fra Joe Barone e Italiano che decisero la separazione consensuale dopo che l’allenatore aveva detto no a un rinnovo con aumento di stipendio. La fine ciclo è stata sancita quel giorno con un abbraccio, la parola è stata data, Commisso ne era al corrente, ha provato dopo la scomparsa di Joe a far ricredere Italiano, ma non tornerei più sull’argomento. Italiano deciderà solo dopo la finale di Atene con chi mettersi a trattare seriamente dopo i tanti contatti avuti. Vedremo.
E anche la Fiorentina chiuderà per l’allenatore soltanto dopo Atene. E’ evidente che la vittoria con partecipazione all’Europa League potrebbe far pendere la bilancia verso un allenatore piuttosto che un altro. Le idee sono molto chiare, i contatti ci sono già stati. La Fiorentina ha monitorato allenatori che possano continure il calcio di Italiano e sappiano lavorare con i giovani. La lista non è lunghissima, sappiamo di Palladino, Aquilani e Gilardino che però sta trattando il rinnovo con il Genoa. L’allenatore del Monza sembra essere un pole-position, probabilmente c’è stato un incontro anche lunedì in zona Coverciano. Ma la firma non c’è, come detto si chiuderà la scelta soltanto dopo la finale di Conference.
Nel frattempo però nella lista è entrato anche Stefano Pioli ancora in attesa della comunicazione del Milan che sicuramente chiuderà il ciclo, contattato anche dal Napoli e da altre società, ma che ha sempre Firenze nel cuore. Il suo nome è nella lista ristretta, il risiko degli allenatori non è ancora partito, la decisione solo a fine mese. Di sicuro non sarà Sarri. Lo dico e lo scrivo da due mesi, ma quelli che non sanno niente e continuano a parlare, evidentemente non sanno neppure leggere. Il contatto con Sarri di tre anni fa, andato a vuoto, non aveva lasciato buone sensazioni nei dirigenti viola. La situazione è irrecuperabile, ma quelli che sparano minkiate da una vita non possono cambiare con il tempo. Anzi, peggiorano.
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