C’è fiducia. Del resto anche gli Amrabat sanno che al Verona sono andati fra tutto quasi 27 milioni di euro, la richiesta è nelle norma. Una soluzione si troverà. E se non esce Amrabat? L’ho detto, è solo questione di poco, c’è assoluta certezza che arriverà a chiudere lo United nel giro di pochi giorni. E comunque Amrabat andrà via.
E la Fiorentina ha i suoi piani e continua la sua strada in silenzio, a fari spenti, come abbiamo sempre detto senza fretta alcuna, con la convinzione che gli obiettivi fissati (portiere, difensore centrale e in ultimo l’attaccante), saranno centrati. Di nomi ne continuano a girare tanti e mi dispiace dover sempre dire no, non è vero, come già fatto spesso nel passato da Vicario a Icardi, a Berardi e tanti altri. Non voglio spegnere i sogni, ma cancellate anche Bonucci che sogno non lo è per nessuno. Ma vi immaginate in viola un giocatore di 36 anni, in evidente difficoltà, con un ingaggio al top? Ecco, appunto. Lasciate stare, non vi arrabbiate neppure al solo pensiero.
Arthur da... riattivare
—E invece ecco Arthur, già ampiamente chiuso prima dell’ultimo editoriale, come vi scrissi, anche se poi l’ufficialità è arrivata solo venerdì. Continuo a sentire e leggere i Soliti Noti che spargono cattiverie e dubbi, non sono imitatori degli ecologisti che imbrattano i monumenti, questi avvelenano proprio. Per molti di loro Arthur, 27 anni, 22 gare con il Brasile e una coppa America vinta, titolare nel Barcellona che ha vinto la Liga, è uno finito, bollito, incapace, turista a Firenze perché così vuole la fidanzata, amante della notte e robe del genere. Ma come si fa?
È un giocatore da rilanciare, meglio da riattivare fisicamente e mentalmente, e questo è vero, ma ha giocato poco nella Juve e nel Liverpool anche perché è finito in squadre non adatte a lui. Non è un centrocampista universale, ma un palleggiatore, bravo nel corto, rapido di idee e di piede, pronto nel pressing e nel dare i tempi di gioco, l’ideale per il gioco di Italiano. Ha anche carattere, in campo è cattivo.
Non so neppure io se tornerà ai livelli del Barcellona, ma ci sono tante probabilità, l’ambiente è l’ideale, l’operazione giusta. Tanto più che se dovesse andar male la Fiorentina ha pagato solo due milioni di prestito. Spero che Rocco ne dovrà pagare invece quattro, ma lo spera anche lui. Vorrebbe dire che Arthur s’è rilanciato e in quel caso si potrebbe anche comprare a 20 milioni. Lo stipendio invece lo paga tutto la Juve. Se questa vi sembra una brutta operazione, fate voi.
I Soliti Noti hanno cercato anche di farvi credere che Parisi fosse un doppione inutile, quando trattasi di un altro grande affare a dieci milioni. Ma non vado oltre perché i tifosi, gli ascoltatori e i lettori in genere (anche se le eccezioni non mancano) sono di gran lunga più intelligenti di certi Opinionisti dell’Osmannoro. Nel senso che oltre non li conosce nessuno. E a volte fanno fatica a farsi capire anche in casa loro. Ma non date retta a quello che dico io, fatevi sempre una domanda: da che parte sta il bene della Fiorentina? Ognuno risponda in proprio.
Ma adesso chi si compra?
—Ma adesso chi si compra? Non mi sottraggo all’interrogativo. Uscito Igor al Brighton come scritto quindici giorni fa (si trattava solo di mettere a posto il contratto), serve un centrale. E’ da un anno e mezzo che la viola corteggia Josip Sutalo, qualche diritto di primogenitura e di buoni rapporti c’è, ma adesso c’è troppo traffico attorno al giocatore. Le aste sono pericolose. Aspettiamo. Murillo, giovane brasiliano del Corinthians, è stato proposto. L’ha visto Burdisso, è un mancino interessante. Forse un po’ acerbo. Vediamo.
Stesso discorso per il portiere: nessuna fretta. In giro ci sono diverse soluzioni. Per l’attaccante la sensazione è che per Nzola ci sia una sorta di accordo del tipo “se qualche altra società vuole stringere vi avverto”, in quel caso la Fiorentina potrebbe decidere di chiudere. Altrimenti aspetta il Grande Giro degli attaccanti (il Tottenham vuole Cabral) e le amichevoli (Jovic sta lavorando bene) per prendere una decisione che forse arriverà per ultima, a ridosso del campionato o anche dopo. Come detto tante volte, questa squadra ha giocato due finali poche settimane fa, ha un impianto fatto, ha solo bisogno di ritocchi, deve immettere qualità e personalità, Arthur e Parisi sono giusti, gli altri di questo livello arriveranno.
Proseguono anche le riflessioni di Castrovilli sulla proposta di rinnovo e anche qui nessun allarmismo. La Fiorentina vuole rinnovare, il giocatore preferisce restare, siamo al normale gioco delle parti alla ricerca di un terreno comune e di un’intesa. Ballano 500 mila euro, magari a metà si chiude.
Viola Park e Franchi
—Si apre invece sempre di più mediaticamente al mondo il Viola Park, del centro sportivo ormai si parla dappertutto in maniera quasi incredula. Una struttura di questo livello costruita in tre anni, con 110 milioni di spesa, in Italia sembra quasi impossibile. L’altra sera ero con Arrigo Sacchi, anche lui ne aveva parlato con gente di calcio italiana e straniera, mi chiedeva se davvero fosse una roba fantascientifica. Lo vedrà con i suoi occhi Arrigo e ci dirà se è il più bello che abbia mai visto.
Ma sapete che intanto la riunione della Commissione che deve dare l’agibilità è slittata ancora? Non ci credete? Ci sarà il tre agosto e non più il 27 luglio. E’ vero che in quella settimana non ci sono amichevoli, ma dispiace per i tifosi, dispiace che una cosa risolvibile in tempi stretti abbia invece bisogno di tempi lunghi. Se poi qualcuno pensa allo zampino della politica-contro, non meravigliatevi.
A proposito, in consiglio comunale ieri ha riparlato l’assessore Guccione che è stato zitto per quattro anni e mezzo e adesso Nardella, in chiara difficoltà, ha sdoganato e manda avanti senza l’elmetto. Ha detto che la Fiorentina era d’accordo sul giocare per due anni lontana dal Franchi. Peccato che la Fiorentina, come più volte detto da Rocco e da Joe Barone e non da me, non sia mai stata coinvolta nella fase decisionale, ma sia sempre stata soltanto messa al corrente dei programmi comunali. E’ un po’ diverso. Ha deciso sempre e solo Nardella per una questione di rispetto dei tempi dei lavori, di chiudere il Franchi e trovare un altro stadio per i viola. Soluzione che ad oggi non c’è e avrebbe invece dovuto essere già pronta al momento dell’inizio di questa avventura senza fine e senza gloria. Ammesso e non concesso che poi, alla fine, si faccia qualcosa…
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