I have a dream
—"L’obiettivo della squadra per puntare in grande deve essere la Champions League. Sappiamo tutti che è difficile perché ci sono tante squadre che lotteranno per questo obiettivo, però comunque bisogna puntare in alto. Poi sappiamo che è difficile e anche arrivare in Europa League sarebbe un bellissimo traguardo". Così proprio Fagioli parlava pochi mesi fa, su un possibile arrivo in Europa della Fiorentina. La squadra vista ieri, e nel primo tempo con il Pana, ha tutte le carte in regola per giocarsela, anche grazie a lui. Non sarà semplice, ma il tempo c'è e la classifica è corta. Poi c'è la Conference dove la Fiorentina ha un quarto di finale alla propria portata.
Gli avversari come stanno?
—Molto più complesso sarà l'ipotetica semifinale con il Betis. Gli andalusi sono un'altra squadra nel girone di ritorno. Antony a gennaio ha cambiato i biancoverdi, e l'ingegnere Pellegrini (il tecnico) ha trovato la formula giusta. Per gli andalusi sono 5 vittorie di fila in Liga, e con il brasiliano in campo hanno una media punti di 2.2 in Spagna. Poi c'è il Chelsea, il vero incubo da inizio Conference. Gli uomini di Maresca stanno sostanzialmente passeggiando in Conference. In Premier invece la lotta per la zona Champions è vivissima, con la pesante sconfitta contro l'Arsenal. Palmer vive un periodo di appannamento, anche per l'assenza di Jackson, infortunatosi. La mancanza di leader è un problema chiaro per Maresca, che però ha la fiducia della proprietà, e crede nei suoi principi. I blues hanno la strada spianata per la Polonia, anche se devono trovare la quadra in difesa. Ieri per esempio è stata provata una difesa a 3 pura, e non solo in impostazione. Ma la Fiorentina deve sognare, se non ora quando? Finalmente la squadra sembra aver trovato un'identià anche con il pallone tra i piedi, e i propri top player stanno bene fisicamente. Il finale è tutto da scrivere, e la viola si è riguadagnata la possibilità di gestire il proprio destino
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