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All for One: il “supereroe” Dodo’ si evolve, dopo Lahm punta ai poteri di Maicon

All for One: il “supereroe” Dodo’ si evolve, dopo Lahm punta ai poteri di Maicon - immagine 1
E' come se il brasiliano stesse cercando di mettere insieme tutti i talenti dei migliori terzini destri in circolazione. Al Franchi va in scena da qualche mese uno show travolgente

Questa volta il riferimento nel titolo è a un'opera manga/anime giapponese, Boku no Hero Academia, conosciuta in Italia come My Hero Academia. In brevissimo, si tratta di un mondo in cui tutti o quasi hanno un superpotere, e c'è un personaggio che ha quello di "rubare" gli altri poteri, assimilarli e usarli tutti nella stessa battaglia. All for One, si chiama, cioè tutti per uno. Domilson Cordeiro Dos Santos, in arte Dodo', si è recentemente definito il supereroe della Fiorentina: ha tatuati un sacco di personaggi della DC e della Marvel, da Batman a Thor passando per Iron Man. E dei supereroi ha anche la popolarità tra le persone. Chi era allo stadio per Fiorentina-Sampdoria può assicurare che al gol del 2-0 dell'ex Shakhtar Donetsk il Franchi è esploso in un boato fragoroso, una gioia irrefrenabile alimentata dallo stesso numero 2 che non può fare a meno di sorridere.

Capopopolo

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Lo abbiamo definito capopopolo nelle nostre pagelle, perché come Odriozola prima di lui è il beniamino della Curva Fiesole: bandiere, sciarpe, cori, addirittura i capelli tinti di viola a suggellare una locura gigliata che lo ha posseduto da quando la squadra di Italiano ha svoltato. La reazione dopo l'espulsione di Roma, certificata dalle parole del tecnico in conferenza stampa, ha restituito alla Fiorentina quel pendolino che già in Ucraina aveva fatto vedere cose più che notevoli, convincendo prima il Bayern Monaco a fare un'offerta di 30 milioni, respinta a gennaio 2022, poi la Fiorentina a fiondarsi sull'occasione, aggiudicandoselo per 18 milioni la scorsa estate grazie (si passi il termine, ma mai va ringraziato un conflitto armato) alla guerra. Anche il primo dei tifosi, Rocco Commisso, ha voluto spendere parole al miele per il numero 2: "Non so come possa fare a correre così tanto, sono andato ad abbracciarlo". Quello che farebbero tutti i 30mila che in media popolano il Franchi nelle partite casalinghe.

Verso il terzino perfetto

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Il ruolo del laterale basso è in continua evoluzione: facile scorgere nello spostamento a centrocampista centrale di Dodo' l'intuizione di Guardiola con Lahm al Bayern Monaco, dove era il capitano ad affiancarsi a Xabi Alonso in fase di costruzione. Questa attitudine è stata sviluppata poi da Delph e Zinchenko nel Manchester City e mutuata da Theo Hernandez nel Milan. Dodo' contro la Samp ha fatto il regista puro nel primo tempo, mentre nel secondo ha "attivato" il potere di Cafu, sgasando sulla fascia e mettendo una palla pericolosa nel mezzo. Anche a Marassi, all'andata, aveva dato l'assist vincente a Bonaventura, e nelle settimane successive si è fatto più Ujfalusi, perfezionando la fase difensiva e contribuendo al muro viola nelle dieci vittorie di fila in tutte le competizioni tra fine febbraio e i primi di aprile. Mancava solo una cosa al suo arsenale: il gol. E gol è stato nel tripudio generale. Il terzino goleador per antonomasia in tempi recenti è Maicon, che nell'Inter ne segnava a grappoli percuotendo la fascia ogni domenica dalla linea difensiva. Ecco, il processo non è ancora completo, ma se Dodo' riesce a mettere insieme la regia di Lahm, gli assist di Cafu, la solidità di "Ufo" e i gol di Maicon, siamo davanti al prototipo del terzino destro del Terzo Millennio.

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