Yacine non è né Pirlo né Rui Costa (ma quelli erano fenomeni), ma un ottimo calciatore certamente sì. A Firenze ha trovato la sua dimensione e della Fiorentina è il geometra che dà il via all’azione, oltreché, a volte, a concluderla. Come successo, considerando solo il campionato, contro Milan e Como. Due gol diversi, ma di altissima qualità. E di qualità, Adli, ne ha da vendere. Tra le sue caratteristiche c’è quella di farsi dare il pallone dai difensori per poi smistarlo. Chi ha giocato a calcio sa quanto sia importante avere in rosa un centrocampista bravo a dirigere il traffico e non a nascondersi alle spalle degli avversari in fase di costruzione dell’azione. Esattamente ciò che sta succedendo al Milan dove né Fofana, né Reijnders, né tanto meno Loftus-Cheek si abbassano sulla linea di difesa per dare il là alla manovra. L’unico è Bennacer, ma è ancora infortunato. Anche per questo aspetto tattico l’affare, come scritto sopra, l’ha fatto la Fiorentina. Palladino si coccola, giustamente, il suo pianista che tenterà di suonare l’ottava sinfonia domenica prossima nel “derby” contro l’Inter. E non chiamatelo scarto.
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