Solo diversi anni dopo, all'inizio degli anni '70, con l'adeguamento dei due campi e la costruzione di una tribunetta nel mezzo per i tecnici, i campini diventarono la casa della prima squadra, che abbandonò il Militare come sede di allenamento. "Allora - ricorda Orlando Mazzoni - il pubblico veniva sempre a vedere gli allenamenti ed era abbastanza normale dialogare con i calciatori e magari poi accompagnarli al Franchi a fare la doccia. A volte fra le due strutture c'era un Luna Park (come vedete nella foto in testa al pezzo) e il passaggio diventava un po' più complicato ma sempre fattibile". A volte avvenivano anche episodi negativi, come le forti discussioni tra tifosi e Agroppi, reo di non far giocare Antognoni. Di Gennaro aggiunge poi che "Quando ero a fare il secondo di Fatih Terim ci allenavamo sempre ai campini e i tifosi potevano seguire gli allenamenti liberamente".
Con l'arrivo dei Della Valle e la Florentia Viola in C2 si cominciò ad oscurare gli allenamenti per volere di Cavasin, che era subentrato e Vierchowod. Le restrizioni aumentano poi quando al timone dei viola arrivò Cesare Prandelli, geloso dei suoi metodi di allenamento come d'altronde tutti gli allenatori da quel momento in poi.
Ma qual è stata l'evoluzione della struttura? Già dalla primi anni 2000 con la Fiorentina ritornata nella massima serie la società voleva fare un adeguamento strutturare del centro, e dopo vari progetti presentati da parte della società viola e respinti dall'amministrazione comunale, finalmente il 5 ottobre 2009 la giunta comunale approvò un progetto presentato dalla stessa Fiorentina per la riqualificazione architettonica e funzionale dei "campini". I lavori durarono un anno e mezzo con i costi sostenuti dalla società del Della Valle e con l'inaugurazione della nuova struttura nel settembre 2011.
Nel frattempo, la squadra si allenavano a Coverciano. A fine giugno 2012 il Comune di Firenze e ACF Fiorentina fecero sapere che la convenzione sarebbe durata fino al 30 giugno 2022 e la struttura sarebbe poi tornata a completa disposizione del Comune. Come è noto, è stata prorogata di un anno fino ad oggi per permettere la fine dei lavori al Viola Park fortemente voluto da Rocco Commisso. Un'ultima dolorosa variazione avvenne nel marzo del 2018, a pochi giorni dalla scomparsa di Davide Astori, quando il Comune di Firenze intitolò il centro sportivo alla memoria del giocatore.
E da oggi cosa ne sarà dei campini? Lo scopriremo a breve, perché la Firenze sportiva e non ha a cuore questo spazio funzionale verde, via via diventato un centro all'avanguardia per la pratica sportiva. Sperando che non venga dimenticato da nessuno.
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