La Fiorentina dopo il Genk torna in Belgio, stavolta è il Club Brugge l'avversario viola. Una squadra forse non a livello dell'Aston Villa ma che nasconde molte insidie. In campionato il Brugge è terzo, ma lontano nella stagione regolare, da Union Saint Gilloise e Anderlecht. La squadra come tutte le formazioni belghe fa affidamento al suo vivaio, che negli ultimi anni ha sfornato grandi talenti. Per esempio Charles de Ketelaere, Noa Lang, Openda e Perisic. Il miglior giocatore è Antonio Nusa, diciottenne ala dribblomane norvegese. Detentore di diversi record di precocità, primo 2005 a segnare in Champions. Gol dopo 11 minuti dall'esordio in nazionale. Su di lui c'è il Brentford che lo aveva praticamente preso per 31 milioni, ma alcuni dubbi fisici hanno fatto saltare la trattativa. A sinistra cè lui, a destra Skov Olsen, ex Bologna. Il danese ha avuto una grande crescita in Belgio, troppo fragile e lento per la Serie A. Ma al Brugge ha fatto vedere una grande maturità sotto porta e il suo solito sinistro delizioso, non a caso è a quota 23 gol in stagione. Nel mezzo c'è Vanaken, capitano del club e uomo chiave della squadra. Il numero 9 è il possente Igor Thiago, autore di 26 gol stagionali, e che passerà allo stesso Brentford per 30 milioni a giugno. L'alternativa è Jutgla, ex Barcellona e passato al Brugge nel 2022. Attaccante molto mobile e bravo tecnicamente. In rosa c'è anche Skoras, che i viola affrontarono con il Lech Poznan. Il talento della squadra è concentrato in avanti, non a caso sono il secondo miglior attacco in patria. In porta c'è l'esperto Mignolet, portiere ex Liverpool e che vanta diverse presenze in Champions. In difesa Machele e Spileers.
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L'allenatore
Il tecnico è stato fino a poche settimane fa, Ronny Deila, allenatore norvegese ma che negli ultimi anni ha sperimentato il modello USA. Infatti ha allenato il New York City e lo Standard Liegi, club di proprietà americana. Ma il club ha optato per un esonero a sorpresa, inserendo sulla panchina Nick Hayen, figura interna nel club, e che allenava le giovanili. La squadra si schiera con un offensivo 4-2-3-1, rapido e verticale. Ha mantenuto la mentalità offensiva che rispecchiava l'anima del tecnico da poco esonerato.
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