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Bisogna rischiare

Dal 4-3-3 al 4-2-4, Italiano studia la “variante”

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L'arrivo di un vice-Vlahovic porterà aria di cambiamento in casa Fiorentina. Tra rischi e ambizioni, Italiano dovrà stupirci ancora una volta

Giovanni Zecchi

Non sappiamo chi sarà il tanto atteso "Mister X", pronto a ricoprire il ruolo di vice-Vlahovic, tanto meno sappiamo quando arriverà, l'unica cosa certa è che qualcuno approderà alla corte di Italiano. Con la situazione attuale che vede un bomber da 16 gol titolare e l'assoluta assenza di alternative, visto l'inutilità ormai confermata di Kokorin, l'arrivo di un nuovo attaccante viene visto come qualcosa di necessario per una squadra che ha trovato le sue certezze ma che spesso, si è ritrovata a corto di forze per risolvere le gare più difficoltose. Detto ciò è giusto chiedersi se l'arrivo di un vice-Vlahovic possa comportare dei cambiamenti  per una Fiorentina che ha fatto del 4-3-3 il suo "pane quotidiano".

Insieme alle voci che accostano numerosi nomi all'attacco viola, sono nate anche quelle che parlano di un possibile cambio modulo. Il ragionamento non fa una piega. Avere un altro centravanti servirà per sostituire Vlahovic all'occorrenza, ma permetterà anche di avere un'arma in più da giocare in determinate situazioni. Siamo nei minuti finali della partita, risultato in bilico ed ecco che Italiano cambia le carte in tavola. Il suo cavallo di battaglia, il suo tanto amato 4-3-3 si trasforma in un 4-2-4. Fuori un centrocampista e dentro un altro attaccante, la magia è fatta. Certo, sarebbe un azzardo tattico, una mossa della disperazione.

Dipenderà anche delle caratteristiche del nuovo attaccante. Un JoaoPedro potrebbe benissimo coesistere con Vlahovic ricoprendo il ruolo di secondo punta o perché no, anche di esterno pronto ad entrare in mezzo al campo. Cosa che non può fare un Nzola, abituato a giocare da solista senza nessuno che occupi il suo spazio. Il tecnico viola quindi, deciderà anche basandosi su questi aspetti che non possono essere tralasciati. Di certo non è pensabile che Vlahovic, un attaccante da 33 gol, possa diventare spesso sostituibile o addirittura partire dalla panchina, a meno di problemi fisici.

Chiunque arriverà dovrà entrare nell'ordine di idee che lo spazio non sarà molto e che dovrà farsi trovare pronto negli spezzoni in cui ci sarà bisogno di lui. Però le partite sono tante e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, ecco perché una riserva di qualità diventa necessaria in una cavalcata che vede l'Europa come obiettivo finale. Siamo tutti curiosi di vedere come Italiano gestirà i possibili scenari che si andranno creare. Dopo tutto, la crescita di un gruppo si valuta anche dalla sua capacità di adattamento, staccarsi dalle proprie certezze per cambiare e migliorarsi.

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