Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

L'imbucata

Il rinnovo di Kayode, vuoi vedere che…

Magrini
Il rinnovo di Kayode dopo quello di Nico Gonzalez è un segnale molto positivo anche per la creazione di una base su cui costruire una Fiorentina sempre più forte.
Matteo Magrini

Idee, pensiero rivolto al futuro, creazione di una base, voglia di crescere per gradi. In una parola: programmazione. La Fiorentina che si ritrova in zona Champions e che prova a sognare un presente che vada oltre le più rosee aspettative, finalmente, sembra aver deciso di lavorare pensando (anche) al domani. Del resto, se non hai valanghe di soldi da spendere e se il fatturato non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di altri club (sia italiani che europei) non esistono alternative. Devi programmare. Costruire fondamenta solide, sulle quali aggiungere mattone dopo mattone con l’obiettivo di tirar su un grattacielo.

Il segnale importante

—  

Per questo la notizia del rinnovo di Michael Kayode (la firma sul prolungamento fino al 2028 con ingaggio che dai 30.000 euro attuali salirà fino al milione di euro) è la migliore possibile. Perché è vero, nel calcio di oggi non basta un contratto ad allontanare i “predoni”, ma certo è il segnale che in società hanno capito cosa significhi “fare calcio”. E pazienza se qualcuno avrà da ridire perché “non ha giocato nemmeno 10 partite in prima squadra e già lo si riempie di soldi”. Discorsi populisti, banali. Soprattutto, discorsi moralisti che (piaccia o no) non hanno cittadinanza nel mondo di oggi. Bene ha fatto la Fiorentina insomma, mandando un messaggio molto chiaro sia al giocatore, che all’esterno. I viola sono un club sano, serio, e nel pieno di un percorso di crescita che da quest’estate sembra essersi fatto ancor più solido.


Il rinnovo di Kayode, vuoi vedere che…- immagine 2

Stabilità e continuità

—  

Il rinnovo di Kayode infatti arriva poche settimane dopo quello di Nico Gonzalez. “Stabilità” e “continuità”. Sono questi i principi cardine per provare (davvero) ad avviare un ciclo virtuoso. E non è un caso, forse, se proprio Nico stia facendo vedere in questa stagione la miglior versione di sé. Restare a lungo vuol dire entrare nel cuore della città, capirla, farne proprie passioni e virtù e, ed è questo ciò che più conta, cucirsi la maglia addosso. E’ così che la Fiorentina può ricreare quel fortissimo senso di appartenenza che deve (per forza) rappresentare un valore aggiunto. Lo stesso Viola Park, da questo punto di vista, può fare tutta la differenza del mondo. Perché fin da bambini i “piccoli viola” possono allenarsi a strettissimo contatto con i grandi, perché si gioca e si cresce circondati dal viola, perché si vive “in famiglia”.

Il rinnovo di Kayode, vuoi vedere che…- immagine 3

L'importanza di programmare

—  

Se è vero insomma che in questi tre anni si è data continuità dal punto di vista della guida tecnica, non si può non notare come ogni anno (ed in certi casi anche a stagione in corso) si sia scelto (per un motivo o per l’altro) di smontare e rimontare la squadra. Basta pensare all’addio di Vlahovic, a quello di Torreira, alla scelta di puntare su Amrabat salvo poi tornare indietro e ricostruire un progetto attorno ad un regista vero come Arthur. Ogni volta, un ripartire (quasi) da zero. Per questo i segnali che stanno arrivando, ed il rinnovo di Kayode più di ogni altro, fanno sperare che si sia capito una volta per tutte quanto sia importante programmare. Tenendo sempre occhi e testa sul presente (perché senza risultati diventa difficile progredire) ma senza dimenticarsi del futuro. Si chiama “programmazione”, ed è ciò che contraddistingue un grande club da uno che, invece, si limita a vivacchiare alla giornata.

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.