Da una parte il caso Vlahovic con strascichi annessi, dall'altro i mille punti interrogativi legato al secondo "grande" contratto in scadenza nel 2023, quello di Bart Dragowski. Due situazione differenti ma certamente accomunate dal silenzio che - almeno nel caso dell'attaccante - ha fatto da preludio alla bufera. Magari andrà diversamente, perlomeno lo speriamo. Ma il rischio di vedere un altro patrimonio della società svalutarsi c'è. E poco importa se le cifre sono assai diverse rispetto a quelle che circolano in relazione a Vlahovic: Dragowski (classe '97, giusto ricordarlo) è prima di tutto un patrimonio tecnico della Fiorentina, ma non servono particolari titoli accademici per capire che un giocatore come lui, pagato appena 2,5 milioni cinque anni fa, possa rappresentare oggi anche una preziosa risorsa economica.
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Il punto
Rinnovo Dragowski, tutto tace. L’obiettivo è evitare un’altra svalutazione
La volontà della Fiorentina è chiara e va nella direzione di un nuovo accordo. Sarà la stessa del giocatore e del suo entourage?
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Le sirene estive (Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Tottenham e West Ham in primis) sono un fattore da prendere in seria considerazione nel tentativo di decifrare il futuro di Dragowski. La volontà della Fiorentina è chiara e va nella direzione di un nuovo accordo. Sarà la stessa del giocatore e del suo entourage? Al momento tutto tace, sperando che stavolta il basso profilo sia sinonimo di lavori in corso e non dell'ennesima beffa.
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