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Il Panathinaikos di Dragowski, gigante in ginocchio: storia, giocatori, curiosità

David De Gea, Bart Dragowski
La Grecia evoca brutti ricordi, recenti pure, ai tifosi viola: il pensiero va all'ultima maledetta finale di Conference. Ma il presente non è felicissimo per il Trifoglio
Redazione VN

No, ancora in Grecia no. Ed invece è così. La Fiorentina ha pescato nell'urna del sorteggio per la composizione degli ottavi di Conference League il Panathinaikos. La formazione biancoverde di Atene all'ultimo tuffo ha ribaltato la storia del playoff contro gli islandesi del Vikingur, che all'andata l'aveva battuta per 2-1 ma che al 94' nella capitale greca ha subito il decisivo 2-0 siglato da Tete. Il Pana si è così regalato il pass per gli ottavi, e ha pescato proprio i viola. Quella che ha come simbolo un trifoglio potrebbe essere considerata una nobile decaduta del calcio ellenico, una sorta di gigante in ginocchio visto che negli ultimi anni a livello nazionale non sono arrivati successi significativi, a parte due coppe di Grecia piuttosto recenti (2024 e 2022), mentre l'ultimo "scudetto" dei 20 in bacheca risale al 2010.

Una squadra piena zeppa di "italiani"

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Il Panathinaikos è stato protagonista di una fase iniziale della Conference in crescendo, visto che nelle prime tre partite in calendario erano arrivati solo un punto - proprio contro il Borac, l'altra possibile avversaria -  e due sconfitte contro Chelsea e Djurgarden, seguite però da tre vittorie consecutive, nell'ordine con HJK Helsinki (1-0), New Saints (0-2) e Dinamo Minsko (4-0), per un tredicesimo posto finale. In squadra troviamo una vecchia conoscenza della Fiorentina, quel Bart Dragowski che dopo l'esperienza allo Spezia si è trasferito oltre il mar Adriatico l'estate scorsa. Ma l'estremo difensore polacco non è l'unico ex italiano: con lui nella rosa biancoverde ci sono Jedvaj (ex Roma), Djuricic (Benevento, Sassuolo, Samp) e Swiderski (l'anno scorso al Verona), mentre nella scorsa stagione c'era stato anche, seppur di passaggio, l'ex difensore gigliato Vitor Hugo. Continua sotto


Altri giocatori e modulo

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Da segnalare la presenza in rosa del centrocampista sloveno Cerin, protagonista di un buon Euro 2024 con la Nazionale di Ilicic, del marocchino Ounahi, che invece ha rubato la scena ai Mondiali di Qatar 2022 chiusi al quarto posto dai Leoni dell'Atlante, e del greco Bakasetas, in passato accostato timidamente alla Fiorentina. Interessante anche il profilo di Filip Mladenovic, difensore serbo. Ma la stella dovrebbe essere senza dubbio Fotis Ioannidis, centravanti greco cercato la scorsa estate dal Bologna tra le altre. Il modulo è un 4-2-3-1 che può essere declinato in 4-4-2 o 4-4-1-1, esattamente come quello della Fiorentina.

La stagione, tra campionato e Conference

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Stagione di luci ed ombre quella del Panathinaikos. Per il momento terzi in campionato, a meno cinque punti dalla capolista Olympiacos. Pochi gol fatti (27 in 23 partite), ma altrettanto pochi quelli subiti (18). Squadra molto equilibrata, che non subisce ne crea così tanto. Una Conference League modesta, come abbiamo visto, per la squadra di Rui Vitoria. Che prima dell'Olympiacos l'anno scorso era stata l'unica squadra greca ad andare ad un passo dalla vittoria in una competizione internazionale, fermata solo dal leggendario Ajax di Cruijff e Neeskens nel 1971 a Wembley (2-0, reti di Van Dijk e Haan).

Curiosità

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Ma perché il trifoglio? Nel 1906, durante una sorta di Olimpiade di protesta contro l’internazionalizzazione dei Giochi, il canadese di origini irlandesi Billy Sherring vinse la maratona con un trifoglio, lo Shamrock, sulla canottiera. Gli ateniesi ne rimasero colpiti e decisero di adottare una simbologia analoga per il loro club. Il Panathinaikos è stato allenato dal novembre del 2015 al dicembre 2016 da Andrea Stramaccioni, oggi commentatore televisivo. Lo stadio di casa è all'OAKA, il centro atletico olimpico di Atene, lo stesso in cui l'anno scorso è stata allestita la fan zone per l'attesa della finale di Conference League disputata e persa dalla Fiorentina nello stadio dell'AEK contro l'Olympiacos.

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