Se la Superlega nascesse con le prerogative enunciate in sede di progettazione, i campionati diventerebbero di Serie B. La Superlega prevede minimo 18 giornate fino a 23 (per ora): già è difficile coordinare i campionati con una Champions da 17 gare. I campionati giocherebbero a metà settimana e le big schiererebbero le riserve, lasciando i top in Superlega. Una Nba del calcio. E nazionali costrette a giocare un mese all’anno, come nel vecchio progetto di Agnelli. Un c.t. avrebbe i suoi a giugno, organizzerebbe dal nulla una squadra e poi... ci si rivede tra 12 mesi. Chissà il calcio di base.
Però questo in teoria
—Perché ci sono dubbi, più di uno. Tutti i club si sono impegnati a stare nell’Uefa. L’Eca e le Leghe condannano la Superlega. I contratti delle coppe sono venduti fino al 2027 e negli Usa fino al 2030. Il calendario internazionale è fissato fino al 20230. E soprattutto la base è contro. I tifosi europei si sono ribellati. Il Regno Unito farà una legge che rende incompatibile partecipare alla Superlega per un club inglese. Idem la Spagna. In Germania e in Francia i leader Bayern e Psg guidano un fronte del no popolare. In Italia, Gravina ha detto che chi aderisce verrà estromesso da tutto. E poi non è scontato che quattro Real-Juve all’anno aumentino la passione: vengono meno sacralità e unicità della grande sfida...
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