Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro lo Spartak Mosca, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, prossimo avversario della Fiorentina in campionato, ha fatto il punto sul cammino della sua squadra. Queste le sue parole: "Io mi diverto, sto bene quando finisce la partita e abbiamo vinto. A volte dicono che sono contadino ed è vero, sono un po' contadino. E per noi contadini sognare non è mai prudente. Noi guardiamo al raccolto di domani perché se la stagione cambia e non fai il raccolto è inutile fare sogni a lunga scadenza. Dipende dalla stagione che passerà domani e cosa riuscirai a portare a casa. Noi pensiamo a quello che abbiamo avanti, a quello che è domani, a ciò che possiamo raccogliere domani. Perché domenica è un po' più in là e non sappiamo cosa accadrà".
Da Napoli
Spalletti: “Sono un po’ contadino, domenica è lontana. Turnover? 3-4 giocatori”
Il tecnico azzurro chiede attenzione ai suoi: "Pensiamo a domani, a ciò che possiamo raccogliere domani. Perché domenica è un po' più in là"
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Spalletti prosegue: "La confidenza bisogna averla perché bisogna dirsi le cose in maniera libera. L'essenziale è che non ci sia presunzione, che i calciatori vogliano condividere questo momento in cui tutti ci si mette a disposizione e si fa ciò che va fatto. Turnover? E' una situazione in funzione di quella successiva. Quei 3-4 calciatori che potremo risparmiare per averli freschi nella partita successiva saranno risparmiati. Tre, quattro, quattro e mezzo... Gli allenatori giovani di oggi? Provano ad avvicinare il calcio ad un calcio europeo: pressing alto, riconquista nella metà campo avversaria, costruzione del basso. Dei principi che danno beneficio alla possibilità di segnare più gol. Ma la cosa fondamentale è mettere tre-quattro calciatori nel reparto offensivo a venti minuti dalla fine per avere delle vampate di velocità e tecnica".
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