Una rivincita per la mia carriera? Non la vedo così. Alleno da quando avevo 35 anni, ho più di mille panchine alle spalle. Fare una carriera così lunga significa che qualcosina ho fatto. Questo è il momento più importante, ma lo sarebbe per qualunque allenatore, giovane o esperto. Come motivare i ragazzi? Spero di trovare le parole giuste domani, ma la cosa più importante è preparare bene la partita. Chi giocherà in porta? Abbiamo valutato tutti gli aspetti ma non voglio svelare i miei piani.
Siamo primi nella classifica del Fair Play? Spero che sia così anche domani. Confido molto che la squadra possa giocare con grande correttezza, speriamo di avere imparato la lezione dell'anno scorso a Francoforte (ci fu un'espulsione, ndr). Domani si affrontano due culture, quella italiana e quella inglese, speriamo di trovare il giusto compromesso. Fare la storia del West Ham? Sono molto fortunato a fare questo lavoro e poter disputare una finale del genere, non mi vedo mai in questi termini, leggenda o niente di tutto ciò, mi piace essere visto come un uomo di calcio che dà tutto sè stesso per la sua squadra.
Il livello della Premier League è molto alto, quindi giocare su due fronti è stato molto difficile. Anche il livello della Serie A è alto e lo dimostrano le tre finaliste europee di questa stagione. Giocare in Conference ci ha fatto molto bene e ci ha permesso di risollevarci il morale nei momenti in cui le cose non andavano in campionato. Se mio padre sarà allo stadio? No, sarà al pub! Sì mio padre ci sarà. Ho una grande famiglia che mi segue con affetto e spero di dare una gioia anche a loro".
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