Poi il post su Instagram, a correggere lievemente il tiro ma non a cambiare idea sul futuro:
"Sono grato per le manifestazioni di affetto, il mio rapporto con i tifosi della Lazio è ottimo ed è solo un orgoglio. Ringrazio per tutto quello che hanno fatto in questi miei anni nel club, specialmente ai ragazzi della Curva Nord e della Tribuna Tevere che mi hanno sempre sostenuto. Vi avrò sempre nel cuore. Continuerò a lavorare duramente e a dare il massimo in campo fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, come ho sempre fatto".
Sono arrivate in mattinata anche le dichiarazioni del ds della Lazio Fabiani alla radio ufficiale biancoceleste:
Sono cose che accadono da quando esiste il calcio, forse era la serata meno adatta, ma non posso essere nel cervello di Luis. Tempo fa, con l’arrivo di Tudor, mi disse che probabilmente a fine anno avrebbe preferito cambiare casacca per una serie di motivi che non sto qui a dire. Davanti al procuratore gli dissi che avremmo dovuto finire bene la stagione e poi avremmo valutato le situazioni a fine anno, tra cui anche la sua. Ma nessuno mai ha promesso la risoluzione del contratto. Vorrei ricordare che al ragazzo è stato rinnovato il contratto per 4 anni. Tra le altre cose c’era stato un momento di tensione e non voleva andare neanche in ritiro. Poi con la mia mediazione si arrivò al nuovo contratto, alle condizioni volute dal giocatore. Dopo 6 mesi improvvisamente lascia tutti i soldi alla Lazio e quant’altro. I contratti sono fatti per essere rispettati, non è che si rivendicano i diritti quando c’è una convenienza propria. È una situazione che va approfondita con calma e serenità.
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