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ROME, ITALY - DECEMBER 05: Sport Minister Andrea Abodi attends the FIGC Unveiling of the new Sports Justice Code at Foro Italico on December 5, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Alla fine l'emendamento Mulè al decreto Sport e istruzione passa, ma in maniera riformulato e con i propositi iniziali decisamente più vaghi.
La proposta inizialmente prevedeva l’autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale delle leghe dalla Federcalcio, così come il diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della Figc che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. Ora dice la rappresentanza politica delle singole leghe deve tener conto di quanto contribuiscono economicamente al sistema, quindi più peso alla Serie A ma a fissarne i termini sarà proprio quella FIGC che doveva neutralizzare.
Come sottolinea La Repubblica, l'emendamento era nato su impulso della commissione di saggi a cui si era affidato il presidente della Lega Serie A Casini e del senatore (e presidente della Lazio) Lotito, ma senza incontrare il favore di Quirinale e UEFA. La federazione continentale aveva minacciato l'esclusione delle squadre italiane dalle coppe europee e anche la perdita dell'Europeo del 2032. Tutto scongiurato, vista la retromarcia odierna.
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