altre news

La Kings League sta per arrivare in Italia: i numeri di un fenomeno esploso tra la Gen-Z

La Kings League sta per arrivare in Italia: i numeri di un fenomeno esploso tra la Gen-Z - immagine 1
Grazie ad una combinazione tra sport tradizionale e nuovi media in una veste innovativa, la Kings League ha guadagnato rapidamente una certa popolarità nel mondo del web.
Redazione VN

Grazie ad una combinazione tra sport tradizionale e nuovi media in una veste innovativa, la Kings League ha guadagnato rapidamente una certa popolarità nel mondo del web. Questo torneo, nato da un’idea di Gerard Piqué e Ibai Llanos, è decisamente orientato verso la Gen-Z: i giovanissimi sono a loro agio con i contenuti brevi e dinamici e con l’utilizzo di piattaforme di streaming come Twitch, una delle chiavi che hanno consentito alla lega di raggiungere un’audience globale. Durante la visione delle partite di Kings League, chi preferisce preservare l’anonimato online potrebbe trovare necessario uno strumento per una navigazione completamente in incognito:utilizzare una VPN per l’Italia è la soluzione ideale per nascondere l’indirizzo IP reale di un utente, complicando il tracciamento di terze parti ed evitando la raccolta di dati da parte dei siti di streaming.

Che cos’è la Kings League: formato e funzionamento della competizione

La Kings League è molto più di un torneo di calcio a 7: nata nel 2022, rappresenta una sorta di sintesi tra il calcio tradizionale e il mondo dell’intrattenimento digitale. A prenderne parte, infatti, non sono soltanto personalità del mondo dello sport, ma anche campioni degli e-sports e personaggi del web. Ciascuna compagine è composta da ex professionisti in pensione, semi-professionisti e amatoriali, amalgamati ad influencer e altre figure di spicco del mondo digitale e sportivo. A completare il quadro c’è una personalità nota che può vestire i panni di proprietario o presidente.


Il formato prevede partite di breve durata, con due tempi da 20 minuti ciascuno. Alcune regole speciali subentrano al fine di aumentare lo spettacolo e l’interesse degli spettatori: ogni squadra può usufruire di cambi illimitati, può far entrare in campo un giocatore speciale in qualità di “joker” e altre sorprese, variabili di edizione in edizione. Obiettivo della Kings League, in sostanza, è quello di creare una nuova forma di intrattenimento sportivo, combinando il fascino del calcio con l’interattività degli e-sports e dello streaming.Un’autentica e potenziale evoluzione del calcio come lo conosciamo, abile a fare leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie e dei media digitali per creare un prodotto veloce,unico e coinvolgente.

Numeri e portata della Kings League in Italia

Dopo l’esordio della rappresentativa italiana degli Stallions all’ultima Kings World Cup, visto anche il successo riscosso dalla squadra dello streamer nostrano Blur, l’annuncio tanto atteso dai sostenitori italiani non è tardato ad arrivare. Entro la fine del 2024 verranno definite squadre e calendario della prima edizione tricolore della Kings League. Il fatto che il nostro Paese sia solo il terzo al mondo a diventare la casa del torneo è indicativo della presenza di una solida base di fan italiani.

I numeri di respiro internazionale legati alla Kings League parlano chiaro: oltre 13 milioni di follower sulle piattaforme digitali, 80 milioni di ore di contenuti guardati e circa 82 milioni di views su TikTok. Un risalto mediatico importante, che ha attirato l’attenzione di aziende del calibro di Spotify, McDonald’s e Xiaomi, per citarne alcune: contratti da centinaia di migliaia di euro sono già sul piatto delle principali squadre per apporre un determinato brand sul petto dei giocatori. E così, l’impressione è che per l’Italia possa trattarsi di una grande opportunità in arrivo: il debutto della competizione nel nostro Paese potrebbe portare numerosi benefici di natura economica, derivanti dall’evento stesso e dall’indotto generato dalle attività ad esso correlate.