“Le scommesse sono accertate, ma non sul calcio. Le società non sono coinvolte”

Intervenuti ai microfoni di Radio Bruno Matteo Pinci e Giuliano Foscini, giornalisti di Repubblica,, per parlare dei calciatori indagati per il caso scommesse. Queste le loro dichiarazioni.

Pinci: "I calciatori indagati hanno specificato che la loro iscrizione ai siti di gioco online venivano usate solo per giocare a poker e black jack. Le prove si cercheranno all'interno di telefoni e tablet dei calciatori. Quello che mi colpisce di questo nuovo fenomeno è l'età dei giocatori coinvolti. E' incredibile che questi ragazzi non abbiamo una rete protetta fra familiari e amici che li possa aiutare."

Foscini: "Quando viene sequestrato il telefono a Fagioli vengono trovati all'interno decine di chat con altri calciatori. Il fine dei messaggi scritti dal calciatore italiano sono riassunti in consigli e aiuti per aprire account per scommettere. Sembra strano che l'utilizzo dei venivano usati solo per black jack e poker dopo la scoperta dei messaggi mandati da Fagioli. Questa indagine non fa riferimento al calcioscommesse, visto la mancanza di match truccati a fini economici."

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