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Luca Gotti, allenatore del Lecce, parla così nella conferenza stampa in vista della sfida contro la Fiorentina:
La Fiorentina è una grande squadra che ha fatto un mercato molto molto importante. Da Gea a Kean, Colpani, Gudmundsson, Pongracic, Gosens, ha preso nomi importantissimi. Ha grandissima qualità e gioca bene soprattutto ora, poi è chiaro quando ci sono tanti cambiamenti serve gradualità. Abbiamo il privilegio di affrontare domani una grande squadra. Palladino l’ho avuto quattro anni, non sono pochi. Sono convinto che alcuni suoi ex compagni sono stupiti del fatto che possa essere oggi allenatore, ai tempi non lo avrebbero detto. Io invece ho sempre visto in lui una grande sensibilità calcistica, anche se l’imprinting Gasperini-Juric c’è. Lui riesce a muoversi all’interno di questo solco a modo suo. Ha avuto una scalata importante certamente favorita dal fatto che tutto sia girato al meglio e che lo abbia portato ad esprimere le sue grandi abilità
Kaba? Sono contentissimo sia con noi. Quanto sia spendibile è però da vedere in base al momento, di giorno in giorno. La sua peculiarità rispetto agli altri è il fatto di essere molto verticale nonostante la sua muscolarità, cerca parecchio la giocata verticale. Banda? Dopo la partita di Milano si deve fermare e dopo 12 giorni fa solo riabilitazione. La settima scorsa lavora gradualmente, in questa cerco di integrarlo man mano. Ieri ha fatto il primo allenamento completo. E, toccando ferro, è la prima volta che ho visto il Banda che vedevo quando studiavo le partite del Lecce prima di arrivare qui. Però consideriamo appunto che è solo un allenamento in tanto tempo. Sansone? Anche lui si è pienamente aggiunto al gruppo dopo Udine e sta cercando di aumentare il suo ritmo. Sansone è più agevolato nella ricerca della condizione migliore rispetto a Kaba visto che viene da una situazione diversa. Può occupare diverse posizioni in attacco. Dipende dal minutaggio, ma in attacco può giocare dappertutto. Dorgu? E’ vero, Gallo e Dorgu come catena di sinistra avevano fatto benissimo. Ma il Lecce non è solo Dorgu, devo mettere un po’ tutti i giocatori nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. Ad esempio se metto Dorgu a destra è per dare più opportunità a Rebic dall’altra parte, con quest’ultimo che invece a destra potrebbe fare più fatica. Devo trovare di volta in volta degli equilibri migliori tra tutti, non solo in una parte del campo
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