Sulla mega presentazione al Franchi
—«Non scorderò mai quel giorno e ho la pelle d’oca a ripensarci. Credevamo allo scudetto. A dire la verità è il motivo per cui mi sono trasferito alla Fiorentina. L’ho detto molte volte: avevo un’offerta da una grande squadra in Spagna ma ho deciso di andare alla Fiorentina perché la famiglia Della Valle e Pradé mi hanno esposto il loro progetto su come arrivare davanti alla Juventus. Abbiamo avuto un inizio fantastico. Io e Giuseppe nelle prime tre partite abbiamo fatto una cosa come sette, otto gol insieme [in realtà sono cinque, nda]. Poi, sfortunatamente, io mi sono fatto male, e quando sono tornato si è fatto male lui. E alla fine lui non è più tornato, perché il suo problema l’ha tenuto fuori per due anni e mezzo. È pazzesco, davvero pazzesco».
Sulla Fiorentina di oggi
—«Penso che oggi la Fiorentina abbia intrapreso un ottimo percorso, probabilmente ha le migliori strutture sportive in Europa, sta rinnovando lo stadio - il che era necessario per competere - e ha una buona squadra. Sono contento per loro… Le cose non sono andate come speravo ma almeno non li ho portati alla rovina. Sono molto dispiaciuto per Firenze, per i tifosi, ma anche per la famiglia Della Valle, che hanno riposto così tante speranze in me senza che io sia riuscito ad essere all’altezza. Non avrò portato il club alla rovina ma di certo ho distrutto la loro speranza... Sì, gli infortuni fanno parte del calcio, purtroppo. Oggi sono seduto qui con te senza problemi, posso fare qualsiasi cosa, non ho dolore in nessuna parte del mio corpo: sono un uomo molto fortunato. Sono alto, sono forte. Ho giocato 18 anni e sono sano ma in quelle due stagioni non lo sono stato, e questo ancora mi fa male».
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