Sui rimpianti
—Mi fa ancora male pensare di non essere riuscito a dare alla Fiorentina ciò che avrei voluto, è l’unico club in cui non sono riuscito a mostrare il mio vero potenziale. Sono riuscito a recuperare solo quando mi ero già trasferito in un altro club, perché a quel punto non avevo più la pressione di tornare e ho potuto ricominciare da capo. Nella Fiorentina non ho avuto il tempo per farlo. Io e mia moglie abbiamo pianto nel nostro appartamento quando abbiamo lasciato Firenze. È stato un momento super intenso. Io ero infortunato, le aspettative erano alle stelle, la famiglia della Valle aveva investito un sacco di soldi su di me, e io non ero stato in grado di restituire niente. È stato doloroso per questo ma anche perché ho lasciato tanti amici lì… ce l’ho ancora. Le persone sono sempre state incredibili con me. E questo è ciò che ha reso la mia esperienza così dolorosa: loro mi trasmettevano così tanta passione e io non potevo restituirgliela.
© RIPRODUZIONE RISERVATA