Ne ho tante. Ma se farlo in Italia non lo so. Perché io voglio troppo bene a questo paese, solo che ho un difetto: dico quello che penso e quindi a volte devo dire quello che penso di noi. E questo mi dispiace dirlo. E quindi cerco di evitare prima. Mi chiedono di andare per esempio in Brasile, in Argentina, in Spagna. E tanti altri.
La rettifica
—Un annuncio che ha sorpreso il mondo del pallone, ma che lo stesso Sacchi ha poi rettificato, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport:
A settantotto anni come posso pensare di tornare in panchina? Non sono matto. È stato un equivoco, ho semplicemente mandato un messaggio a Galliani in cui gli ho detto che se avesse avuto bisogno per il Monza, sarei disponibile. Ma non certo per fare l'allenatore. Gli sono riconoscente per tutto quello che ha fatto per me.
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