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Il ritiro? Colpa di Romulo

Cassano e l’addio lampo al Verona: “Romulo mi fece perdere la testa”

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Il retroscena, raccontato da Cassano sempre con grande ironia, sul suo addio lampo all'Hellas Verona nel 2017
Redazione VN

Antonio Cassano, nel corso dell'ultima puntata di "Viva El Futbol", in compagnia di Lele Adani e Ventola, ha raccontato del motivo che lo ha portato ad andarsene dall'Hellas Verona, dopo appena due settimane di preparazione estiva nel 2017. L'ex Sampdoria era fermo da un anno e le sue condizioni fisiche erano pressoché imbarazzanti, come confermato proprio da Cassano, in più un calciatore ex Fiorentina, durante uno dei primi possessi palla in maglia gialloblù del fenomeno di Bari scrisse la definitiva parola fine all'avventura in maglia Hellas di Cassano. Ecco le parole del fantasista pugliese:

Io ripetevo a Pecchia (tecnico dell'Hellas in quella stagione) che la squadra era scarsa. Lui mi incoraggiava almeno nel provarci insieme, ma dopo tre giorni di ritiro mi accorsi che la situazione non era buona. Pazzini e Cerci avevano dei grossi problemi al ginocchio e io ero dieci chili sovrappeso. Ma sapete cosa mi ha fatto perdere la testa? Nei due tre giorni di allenamento avevo una panza imbarazzante. Correvo, correvo e poi facevamo una partitella. Giocavamo in un campo ristretto, senza le due aree. Romulo, ex centrocampista viola, giocava con me. Ad un certo punto prende la palla e comincia a dribblare tutti in orizzontale. Alla terza volta gli ho detto che in questo gioco bisogna passare la palla in avanti, anche perché se avesse continuato in quel modo sarebbe finito in autostrada. In quel momento è finita la mia avventura con il Verona. La sera stessa sono andato da Pecchia e dal ds Fusco e gli ho detto che me ne sarei andato. Loro mi trattengono due o tre giorni, ma niente da fare. Non riuscivo più ad andare avanti e non avevo più voglia di fare sacrifici. Fabio mi diceva ‘Antò ci salviamo, giochi falso nueve con Bessa a sinistra e Cerci a destra'. Ma poi hanno fatto 7 punti nel girone d'andata.


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