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Tifosi: come difendersi dalle truffe online

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I cybercriminali sono sempre all’opera e approfittano anche della passione per la propria squadra per entrare in azione.
Redazione VN

Le attività online sono parte della vita quotidiana di tutti noi e di conseguenza ogni giorno bisogna difendersi anche dalle truffe informatiche. Gli hacker agiscono ad ogni livello, perpetrando raggiri ai singoli utenti del web, o coinvolgendo grosse aziende, enti pubblici, istituti bancari. Per questo è importante stare sempre in guardia, evitare di adagiarsi su comportamenti abitudinari ed essere consapevoli e prudenti.

Anche azioni o acquisti che abbiamo sempre fatto online senza problemi, possono ad un certo punto rivelarsi pericolose. Le truffe online più diffuse funzionano proprio perché intercettano comportamenti abitudinari per gli utenti del web. Come ad esempio cliccare su un link per seguire la consegna di un pacco, o controllare le coordinate del proprio conto. 


Nel mirino dei pirati informatici sono entrati anche i tifosi di calcio, alla ricerca dei biglietti per assistere alla partite della propria squadra del cuore. Dunque occhi bene aperti anche per comprare i ticket per assistere alle gare della Fiorentina, in casa e fuori casa. Scopriamo come si muovono i cyber criminali, come funziona il bagarinaggio sul web e come riconoscere una truffa online di questo tipo.

Le truffe online più diffuse con i biglietti di calcio

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Basta spulciare le cronache per trovare tantissime notizie relative a fenomeni di bagarinaggio online. E spesso si tratta solo della punta dell’iceberg, dato che sono i casi scoperti dalla Guardia di Finanza o dalla Polizia Postale, e che arrivano alle cronache nazionali o locali. Ma quelli che restano nell’ombra sono molti di più.

Tra le truffe online più comuni, a cui stare attenti quando si cercano i biglietti per i viola, c’è quella della vendita di biglietti contraffatti online. Si tratta di ticket apparentemente identici a quelli ufficiali per le partite della Fiorentina, che però sottoposti al lettore ottico, al momento della vidimazione, non consentono l’accesso allo stadio. 

Biglietti del genere vengono venduti solitamente attraverso canali non regolari, come i marketplace di Facebook. A far accendere un campanello d’allarme è il fatto che il metodo di pagamento richiesto in genere non è tracciabile o comunque insolito. Capita che per questi biglietti venga richiesto un pagamento in buoni regalo sulla piattaforma Amazon. Inoltre queste transazioni in genere sono effettuate tramite account Facebook che subito dopo vengono disattivati. 

Altre truffe ai tifosi

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Altre volte le trappole su Internet vengono collocate su canali conosciuti dai tifosi, come forum e blog di appassionati. Qui il raggiro scatta semplicemente con un annuncio di biglietti in vendita, in genere due o tre, da un privato che dichiara di non poter presenziare all’evento e che li cede a prezzi bassi. Il venditore mostra una foto dei biglietti e richiede un pagamento istantaneo tramite Postepay. Dopodiché anziché inviare i file pdf con i biglietti utilizzabili, invia una semplice immagine dei ticket non valida per l’ingresso.

Se quest’ultimo tipo di truffa appare fin troppo semplice da scoprire, in altri casi gli hacker si sono dati da fare per gabbare anche gli utenti esperti. Ad esempio la frode elaborata in occasione del derby di Champions Inter-Milan. In questo caso i truffatori hanno hackerato i profili Facebook e Instagram di un club di tifosi dell’Inter, pubblicando l’annuncio della vendita di biglietti per assistere al big match dello scorso 16 maggio. Si trattava in effetti di biglietti inesistenti. La denuncia in questo caso è partita proprio dai responsabili del club, che non avevano più il controllo sulle proprie pagine.

Truffe su internet a chi rivolgersi

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Insomma anche tenendo gli occhi aperti è sempre possibile cadere in un raggiro. Ma se si agisce subito è possibile fare qualcosa e in alcuni casi, anche recuperare i propri soldi. In caso di frode è importante denunciare il fatto alla polizia postale, tramite gli uffici della polizia locale, fornendo tutte le informazioni relative al caso e ai sistemi di pagamento. 

Inoltre è bene contattare anche enti e aziende coinvolte loro malgrado nella truffa. In modo che siano consapevoli dell’accaduto e possano agire di conseguenza, anche avvisando il proprio pubblico di riferimento.

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