Mario Balotelli, come sempre dimostra di non avere peli sulla lingua. Senza mezzi termini, durante il podcast Centrocampo, ha raccontato cosa non ha funzionato al Genoa e con Patrick Vieira. Adesso, dopo essersi svincolato dal club rossoblù totalizzando solo 6 presenze per circa 56 minuti, ha parlato così del suo, ormai, ex tecnico Vieira:


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Balotelli senza mezze misure: “Perché non giocavo con Vieira? Gli stavo sulle p***e”
"Quando è arrivato Vieira mi ha chiamato per chiedermi come stavo e come vedevo i giocatori, mi ha chiesto un po' di cose sulla squadra. Mi sembrava fosse arrivato con buone intenzioni. Poi le prime partite mi ha messo dentro pochi minuti, io sono andato da lui e gli ho detto: 'Scusa Patrick, ma c'è un problema o qualcosa?'. Io non volevo giocare 90 minuti perché avevo bisogno di prendere la forma, ma mi metteva 2 o 4 minuti: poi mi porta a Lecce e non mi fa entrare, col Milan c'è una punizione all'86' e non mi mette. Mi ha risposto che non c'era alcun problema e che preferiva mettere giocatori che corrono: è normale che Pinamonti, che difende tanto, giochi titolare, ma non è neanche giusto che io giochi 2 minuti. Perché col Milan, col Napoli o col Lecce io sono sicuro di poterle risolvere. Quindi penso ci fosse più un problema di antipatia, non calcistico."
"La società non ha avuto p***e di dirmi la verità"
"La società non ha preso parte, dal momento in cui faceva i risultati non ha avuto le palle di dire niente: io ho sempre cercato il vero motivo, gli ho scritto anche un messaggio lunghissimo che pubblicherò anche un giorno. Lui non mi ha più risposto e mai guardato: mi sono ritrovato ad allenarmi da solo e fuori dal gruppo. La risposta della società è: "Patrick ha paura che tu non possa accettare il fatto di giocare poco". E' una grandissima cazzata, dite piuttosto che gli sto sui c******i e basta: dite la verità. Abbiamo avuto due confronti ma lui ripeteva le stesse cose e diceva che io non avrei accettato il fatto di giocare così poco e che avrei creato problemi: ero fuori squadra e non ho mai parlato, però volevo capire cosa fare e se andare via o no. A chi ho mai creato problemi veramente? Nello spogliatoio tutti mi vogliono bene, mi stanno simpatici tutti, non ho problemi con nessuno: anzi, se mi alleno con la squadra magari alzo anche il livello. Non penso ci siano gli estremi per mettermi fuori solo perché non corro abbastanza secondo i suoi piani. Io ho preso impegno con Ottolini, che è venuto a casa mia a prendermi per farmi andare lì: a dicembre ho avuto il mezzo dubbio di andarmene, ma mi sono detto che avevo preso l'impegno e l'ho portato fino in fondo."
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