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Dalla Fiorentina alla Juventus: poche cessioni e tutte a “peso d’oro”

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Dalle cessioni di Amoretti e Scagliotti del 1936 pochi altri viola (e per cifre molto elevate) hanno lasciato Firenze per approdare alla Juventus
Roberto Vinciguerra
Roberto Vinciguerra Redattore 

Non sono tanti i giocatori che, durante la loro carriera, hanno vestito la maglia della Juventus sùbito a ruota di quella viola, ma si tratta di nomi importanti per ciò che hanno fatto durante il loro periodo fiorentino. Il primo da annoverare, per ordine di tempo, è sicuramente il portiere Ugo Amoretti, trasferitosi a Torino nel 1936 dopo che era stato fra i protagonisti della Fiorentina che sfiorò lo scudetto nel 1935. I bianconeri puntarono su di lui per il “dopo-Combi”, ma l’ex numero uno viola non riuscì a ripetere le grandi stagioni gigliate.

Anche Cinzio Scagliotti, colonna viola di quel periodo, approdò alla Juventus insieme ad Amoretti nel 1936, senza lasciare alcuna traccia. I motivi che spinsero la società gigliata alla cessione dei due fuoriclasse dell'epoca alla squadra bianconera erano legati, soprattutto, alla necessità di fare fronte ad una crisi finanziaria dovuta agli ingenti investimenti operati negli anni precedenti.


Nell’estate del 1959 fu il turno di Sergio Cervato: il capitano viola venne venduto alla Juventus per 50 milioni di lire con il solo scopo di salvare le casse del club gigliato. Da evidenziare come lo stesso storico difensore-goleador della grande Fiorentina di quel periodo, non si fosse mai vantato, negli anni successivi alla sua permanenza a Torino, dei 2 scudetti e delle 2 Coppa Italia vinte nei suoi 2 anni in bianconero.

Arriviamo, quindi, al 1990 quando Firenze insorge per la clamorosa cessione alla Juventus di Roberto Baggio, astro nascente del calcio, proprio all’indomani della doppia finale di Coppa Uefa, persa proprio contro i bianconeri.

Glissando sul passaggio “pacco” di Felipe Melo del 2009 (per ben 25 milioni di euro), arriviamo ai recenti trasferimenti di Benardeschi (2017), Chiesa (2020) e Vlahovic (2022), i quali, insieme a quello di Gonzalez, fanno parte di quel patrimonio personale della memoria di tutti i tifosi viola attuali e sui quali la storia deve, ancora, emettere definitivamente la sua sentenza [LEGGI TUTTE LE OPERAZIONI DI MERCATO CONCLUSE DALLA FIORENTINA]

 

 

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