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Passata la grande paura della Serie B, la Fiorentina cerca l’impresa in Coppa Italia. Per accedere alla finale bisogna però conquistare il primato di un girone che comprende i cadetti del Monza (in lotta per una storica promozione in A), il Torino vice campione d’Italia e l’Internazionale del "Sergente di ferro" Bersellini. La formula prevede andata e ritorno e impone ai viola di esordire al Meazza. È il 14 maggio 1978 e dopo un primo tempo scialbo la gara si accende improvvisamente. Altobelli, subentrato a inizio ripresa, sfrutta dopo pochi secondi un rimpallo e porta in vantaggio l’Inter che trova poi il raddoppio al 69° grazie a un'autorete di Galdiolo. Per la Fiorentina, già menomata da numerose assenze (tra cui quella di Antognoni in imminente partenza per il mondiale argentino), sembra finita quando all’improvviso, tra il 74° e l’84°, l’esordiente William Barducci, con un micidiale uno-due, ristabilisce la parità (in tuffo di testa il primo gol, da due passi dopo una corta respinta del portiere, il secondo) regalando ai suoi un punto che fa ben sperare. Poco istanti dopo, Chiappella richiama in panchina proprio il giovane romagnolo che riceve gli applausi dei compagni e dei pochi tifosi viola presenti. La Coppa Italia gli riserverà presto la gioia di un altro gol ma purtroppo la speranza dell’esordio in Serie A resterà per sempre una chimera.
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