Sulle pagine di Repubblica Firenze troviamo un ritratto dell'uomo del momento, Dusan Vlahovic. A partire dal suo arrivo in viola, nel 2017 per 1,5 milioni, insieme a Milenkovic pagato 5 al Partizan Belgrado. A Firenze arrivò solo a gennaio, perché doveva attendere di compiere 18 anni. L'idolo di una vita è Ibrahimovic, la musica serba, trap, reggaeton e rap lo accompagna da tempo. E tra le sue passioni c'è anche il fantacalcio. Subito titolare e capocannoniere in Primavera, conquista la Coppa Italia e il cuore di Mister Bigica, che lo ha aiutato a trovare un giusto mezzo tre la timidezza fuori dal campo e la sfrontatezza nel rettangolo verde. Contava solo giocare, che fosse in Prima Squadra oppure in Primavera, più volte possibile, come ha dimostrato presentandosi per i playoff contro il Torino non potendo aggregarsi alla Nazionale. Il feeling con Prandelli è scoppiato fin da subito, i grandi giocatori che lo hanno affiancato gli hanno insegnato molto: Boateng, Ribery, Callejon. E dire che dopo quell'erroraccio con l'Inter il ragazzo serbo sembrava sul ciglio del baratro: allora via tutte le foto dal profilo Instagram, reset. Dusan, da perfezionista, difficilmente è soddisfatto, si ferma dopo gli allenamenti per provare e riprovare. Adesso ha realizzato cinque degli ultimi 7 gol della Fiorentina, e l'intenzione è quella di andar dritti sul rinnovo, anche se c'è tempo (scadenza 2023). Con il gol sempre in testa.
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