Corriere dello Sport
Vlahovic, cederlo significherebbe rivivere il passato. No ad un Chiesa-bis
Se la Fiorentina vuole ripuntare a tornare dove merita, c'è bisogno di costruire un progetto concreto, con Vlahovic al centro di esso.
Come riporta il Corriere dello Sport, cedere Dusan Vlahovic, per la Fiorentina significherebbe giocarsi molto della sua credibilità e della sua futura dimensione. Sarà sicuramente la svolta decisiva, per capire che intenzioni ha la società viola per il futuro di questa squadra. In pochi anni, prima con Della Valle, poi con Commisso, la squadra viola ha ceduto innesti di grande rilievo come Bernardeschi e Chiesa alla Juventus, guadagnandoci un totale di 100 milioni di euro. Se dovesse accettare una delle offerte arrivate dall'Inghilterra o dalla Spagna, si parlerebbe di ulteriori 60/70 milioni.
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Come dice il quotidiano: "in una situazione di calcio virtuoso e dinamico, la cessione di un calciatore, per 70 milioni, dopo che ha fatto una singola stagione bene, ci può stare". Vlahovic è forte, fortissimo, perché con la fame di gol che ha ricorda moltissimo il bomber argentino Batistuta, ma deve ancora confermarsi. Se l'obiettivo resta il 10° o il 15° posto e va bene a Commisso, allora Vlahovic può essere ceduto, almeno vengono incassati dei soldi, ma se la Fiorentina punta davvero come dicono, a tornare ad alti livelli, allora che lo tenga stretto, perché intorno a questo ragazzo può essere costruito il futuro della squadra. Quando al Fiorentina riuscirà a difendere il proprio patrimonio diventerà una grande squadra. Altrimenti, fino a quel momento vivacchierà.
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