L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport pone l'accento sulla convivenza tra la Fiorentina e Vlahovic. La rosea la definisce "una vita da separati in casa". Anche gli ultimi tentativi - timidi a dire il vero - che la società viola ha fatto per cercare di riaprire un dialogo con il mondo di Dusan sono caduti nel vuoto. Gli agenti del serbo non hanno nessuna intenzione, in questo momento, di tornare a sedersi intorno a un tavolo per ridiscutere di un possibile allungamento del contratto. Si va avanti così, con due aspetti che vanno a completare il mosaico esistente: tecnico e squadra hanno sigillato un patto di acciaio con Dusan isolando lo spogliatoio da tutto il delicato contesto esterno; gli errori dirigenziali durante la campagna acquisti estiva hanno fatto sì che la Fiorentina non avesse un’alternativa credibile a Vlahovic.
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Vlahovic, caduti a vuoto anche gli ultimi tentativi: sarà addio, forse a gennaio
Vlahovic e la Fiorentina provano a convivere: le due parti sono legate solo da gol. Il problema c'è ma si può andare avanti insieme
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Gennaio o giugno La dirigenza viola si sta muovendo su due livelli per prepararsi a gestire l’uscita del gioiello serbo: sta valutando delle alternative immediate nel caso di cessione a gennaio e sta, invece, analizzando opzioni a tutto campo se Vlahovic dovesse accettare di andarsene soltanto la prossima estate. Scenari che prenderanno forma nei prossimi mesi. Ma intanto c’è un presente da vivere con la Fiorentina che è in zona Europa e che ha un bisogno disperato di poter mettere sulla bilancia i gol e il talento di Vlahovic. Il problema c’è ma ci si può convivere.
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