La Repubblica scrive oggi di Lecce-Fiorentina, partita e prova importante per i gigliati e per la loro continuità. Una vittoria oggi nel Salento, infatti, trasformerebbe un inizio di campionato zeppo di difficoltà in una classifica improvvisamente piena di luce con una bella vista dai piani alti in attesa di scalare altre posizioni. Guai quindi a cambiare l’inerzia del momento all’inizio di un ciclo di sette partite da vivere tutte d’un fiato. Lo sa Palladino (squalificato, in panchina andrà Citterio), lo sanno i suoi calciatori e per questo è vietato abbassare la guardia dopo i sette punti conquistati nelle tre sfide con Lazio, Empoli e Milan. Il tutto in un contesto che, per coloro che c’erano anche lo scorso anno, rievoca allarmanti fantasmi. Nel campionato passato la Fiorentina stava battendo il Lecce a domicilio al minuto numero novanta. Due reti nel recupero di Piccoli e Dorgu ribaltarono tutto creando scompensi. All'andata era finita in pareggio a Firenze, ed i quattro punti conquistati contro la Fiorentina alla resa dei conti furono fondamentali per consentire la salvezza del Lecce, ma quest’anno non dovranno essere concessi ulteriori regali. Anche perché tra Parma, Monza, Venezia ed Empoli, i punti persi contro squadre dal valore tecnico ed economico infinitamente inferiore alla Fiorentina sono già stati molti.
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