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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 10: Head coach Raffaele Palladino of ACF Fiorentina gestures during the Serie A match between Fiorentina and Verona at Stadio Artemio Franchi on November 10, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Se fosse un’azienda sarebbe il premio-produzione, siccome è una squadra di calcio (dentro un’azienda) diventa il bonus-Champions. Mettiamola così la settimana di vacanza che Raffaele Palladino ha concesso ai suoi calciatori per questa sosta di campionato, quasi un unicum nel cuore della stagione, ma dal significato preciso e che non sorprende affatto considerando il modo che il tecnico campano ha di gestire il gruppo. E tutto nasce proprio dal concetto di premiare i risultati del campo che sono frutto del modo di fare (bene) negli allenamenti quotidiani.
Perché qualcosa di molto simile c’è stato nella pausa precedente, tra l’altro “svelato” simpaticamente da Dodo con una storia su Instagram («pagherà una multa», la battuta pronta di Palladino), attraverso cui il brasiliano aveva pubblicato il cartellone appeso nello spogliatoio - manifesto reale del pensiero dell’allenatore ex Monza - che prevedeva tot giorni di vacanza per tot vittorie di fila, da sfruttare appunto nella sosta che sarebbe arrivata di lì a breve. Le vittorie sono state tre (Lazio, New Saints e Milan), più il pareggio con l’Empoli, ma l’ultima delle quali contro i rossoneri talmente convincente e tonificante da valere per due e i giorni di relax sono stati quattro, da venerdì a lunedì compresi per poi buttarsi a capofitto sulla trasferta di Lecce. Concetto molto meritocratico, per certi versi molto manageriale, e sicuramente per nulla superficiale: semmai, piuttosto indicativo della scelta di una strada differente e originale per motivare ulteriormente i calciatori a raggiungere gli obiettivi.
Il cartellone ovviamente è rimasto lì in bella mostra, monito e ricompensa insieme, e sarà per quello, forse no o forse sì, ma pensarlo è lecito, che la Fiorentina non si è più fermata e dalla ripresa post Milan in avanti non ce n’è stato più per nessuno degli avversari incrociati di volta in volta sul proprio cammino, dal Lecce al Torino passando per San Gallo, Roma e Genoa: la striscia di vittorie consecutive si è allungata fino a sette e fino alla sconfitta a Cipro in Conference League, e puntuale è scattato il premio concesso da Palladino ai suoi. Premio che, vista la classifica della squadra viola, si può tranquillamente definire “bonus-Champions”: secondo posto con Atalanta, Inter e Lazio a un punto appena dalla capolista Napoli e tutti in vacanza, ma con senso di responsabilità nel patto non scritto e nemmeno detto che esiste tra tecnico e gruppo, in base al quale ognuno sa cosa deve fare e come farlo senza che ci sia bisogno di direttive specifiche o particolari
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