Il cartellone ovviamente è rimasto lì in bella mostra, monito e ricompensa insieme, e sarà per quello, forse no o forse sì, ma pensarlo è lecito, che la Fiorentina non si è più fermata e dalla ripresa post Milan in avanti non ce n’è stato più per nessuno degli avversari incrociati di volta in volta sul proprio cammino, dal Lecce al Torino passando per San Gallo, Roma e Genoa: la striscia di vittorie consecutive si è allungata fino a sette e fino alla sconfitta a Cipro in Conference League, e puntuale è scattato il premio concesso da Palladino ai suoi. Premio che, vista la classifica della squadra viola, si può tranquillamente definire “bonus-Champions”: secondo posto con Atalanta, Inter e Lazio a un punto appena dalla capolista Napoli e tutti in vacanza, ma con senso di responsabilità nel patto non scritto e nemmeno detto che esiste tra tecnico e gruppo, in base al quale ognuno sa cosa deve fare e come farlo senza che ci sia bisogno di direttive specifiche o particolari
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