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la Repubblica
In vista della sfida di mercoledì in Conference League della Fiorentina lo stadio Jan Breydel è tutto esaurito. Quasi trentamila spettatori per quella che da quelle parti viene chiamata “la notte del grande sogno”. Come scrive La Repubblica, l’appuntamento con la storia adesso, però, è un altro e riguarda anche la Fiorentina, per una sfida che mette in palio la finale di Conference League. «Vogliamo colpire la Fiorentina in più di un modo, sappiamo noi come», ha detto Nicky Hayen, tecnico dei belgi. D’altronde la sconfitta di una settimana fa al Franchi, quella arrivata con un gol di Nzola allo scadere, rappresenta l’unica battuta d’arresto per il Bruges nelle ultime nove gare tra campionato e Conference. In mezzo soltanto vittorie, compresa l’ultima che ha lanciato Thiago e compagni in testa ai playoff della Pro League con due punti di vantaggio sull’Anderlecht. Da quando Hayen, promosso dal settore giovanile, è alla guida della prima squadra tutto è cambiato. Sono tornati i risultati, l’entusiasmo, la sensazione che questo gruppo possa spingersi oltre i propri limiti. I tifosi belgi sono convinti che quello di domani ( ore 18,45) sia l’appuntamento col destino. Lo stadio farà la sua parte. “We are Bruges”, lo slogan che accompagna questa partita. Entusiasmo vero. Tanto che nelle scorse ore il Bruges ha annunciato che sono già stati sottoscritti 21 mila abbonamenti in vista della prossima stagione. Hayen non potrà contare su Bjorn Meijer, infortunato e operato nelle scorse ore. E chiaramente neanche su Onyedika, espulso nella gara d’andata.
Ma la Fiorentina ha un piccolo vantaggio da sfruttare per arrivare alla finale di Atene. La data da cerchiare in rosso è quella del 29 maggio e per i viola vorrebbe dire seconda finale di fila in Conference, dopo quella maledetta di Praga. Stamattina la rifinitura al Viola Park per Italiano e i suoi, poi il volo verso Bruges dove sono attesi circa mille tifosi viola (120 arriveranno dal Viola club Bruxelles). Il sindaco della città belga nei giorni scorsi aveva lanciato un appello: «Questa è considerata una partita ad alto rischio - le parole di Dirk De Fauw - La Fiorentina è nota per i suoi tifosi capricciosi, a cui piace far conoscere la loro presenza nella città che visitano». Parole non certo concilianti. Il riferimento va ai tafferugli dello scorso settembre, a Genk, quando le due tifoserie sono venute a contatto con l’intervento della polizia locale e alcune decine di fermi. In precedenza anche un turno di stop per i viola scontato a Vienna (negli spareggi) dopo gli scontri a Basilea nella semifinale di un anno fa. La speranza è che le emozioni possano essere le stesse di quella gara che regalò la finale alla Fiorentina.
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