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La Nazione si sofferma sulla ricerca di un regista da parte della Fiorentina, un giocatore in grado di impostare il gioco. Potrebbe essere questo il profilo di Arthur, giocatore nel pieno della maturità (sta per compiere 27 anni), ma anche nel pieno di un rebus che riguarda le sue condizioni (poco più di 250 minuti nella scorsa stagione col Liverpool, dove era stato dirottato, e 180 di questi sono stati giocati con la squadra B dei Reds). C’è poi l’aspetto delle reali motivazioni, perché nel passato di Arthur ci sono squadre importanti – Barcellona, Juventus, Liverpool – e in questi casi lo spirito per accettare una nuova avventura deve essere costruttivo. Sulle caratteristiche del giocatore, niente da dire: nei suoi cenci, Arthur ha dimostrato di essere un regista di grande spessore, soprattutto in termini di costruzione dal basso, esperienza e solidità. Il suo rapporto con la porta avversaria – solo 5 reti in oltre 140 partite giocate in Spagna, Italia e Inghilterra – non è granché. Italiano aspetta e vorrà avere garanzie precise anche dal giocatore proprio per quanto riguarda le motivazioni personali da aggiungere a una squadra che spera di diventare più grande, questa volta senza dover puntare sull’autostima, ma proprio nella realtà.