L'estate scorsa la Fiorentina corteggiò M'Bala Nzola per molto tempo. Adesso invece, l'obiettivo è trovare l'offerta giusta per cederlo
Un’estate fa a quest’ora, M’Bala Nzola aveva già deciso nella sua testa di voler approdare alla Fiorentina. C’erano tutti i presupposti per fare un salto di qualità importante, con lo Spezia in B e Vincenzo Italiano ad aspettarlo in riva all’Arno. Allora si spinse molto sul rapporto professionale tra i due. Si definì Italiano come il mentore dell’attaccante angolano. Prima al Trapani, poi in Liguria. L’allora tecnico gigliato era stato fin lì l’unico in grado di gestire l’esuberante M’Bala, capace di colpi di testa fuori dal campo, ma anche di giocate interessanti sul rettangolo verde. In mancanza di bomber di razza da reperire sul mercato, Italiano la sua parola ce la mise. Nzola aspettò gran parte dell’estate che si concretizzasse l’operazione. Viola in pectore da tempo, ma la fumata bianca arrivò soltanto il 10 agosto. Nessuna incertezza, operazione da circa 12 milioni di euro (bonus più, bonus meno) e via al Viola Park per mettersi a disposizione di Italiano.
Entusiasmo, voglia di fare. L’asticella delle aspettative che si alza in maniera inesorabile. «Si conoscono, sa cosa gli chiede. Sarà facile inserirsi». Il tifoso medio pensava questo, gli addetti ai lavori anche. Nzola va in campo da titolare fin da subito, però ci mette dieci partite per trovare la via della rete, quando ormai i bonus benvenuto del ‘Franchi’ stavano cominciando a esaurirsi. Il primo sigillo lo trova il 2 ottobre in una partita ormai finita contro il Cagliari. Segna il terzo gol in contropiede. «Si è sbloccato», sussurra qualcuno. Invece no. Il secondo centro lo segna su rigore al Cukaricki. Siamo al 9 novembre, oltre un mese dopo. In realtà M’Bala non si sbloccherà mai. Alla fine i gol saranno 7, gli assist 5. In campionato ne realizza soltanto 3. A conti fatti un’operazione fallimentare. A gennaio la Fiorentina ha provato a cederlo, lui non ne ha voluto sapere. Anche per una questione famigliare, con la compagna in dolce attesa. L’apice della sua stagione il 2 maggio con la rete al Club Brugge che fece esplodere il ‘Franchi’. Probabilmente resterà quello il momento più bello della sua avventura in viola.